Tbilisi

Un Khachapuri in libertà

Un week end nella deliziosa capitale georgiana tra antiche chiese ortodosse, mercatini delle pulci sovietici e la sua malinconica bellezza

La prima volta che abbiamo messo piede a Tbilisi è stato qualche anno fa quando ero incinta di Nora, al quinto mese.

Ritorniamo perchè il ricordo era stato davvero piacevole e devo dire la verità che questa volta è stato ancor più bello. Se hai voglia di approfondire puoi dare un’occhiata al nostro racconto di viaggio in giro per tutta la Georgia!

La capitale della Georgia riesce ad essere una città per giovani mantenendo la sua tradizione.
Negli ultimi anni hanno saputo risvegliare angoli che erano stati trascurati. I locali all’aperto, i ristorantini sotto i pergolati in fiore. Passeggiando per le vie del centro storico ci si sofferma nei negozietti che vendono barattoli di miele e le tipiche caramelle allungate (churchkela) fatte di frutta secca e che non potrete non assaggiare perchè vi verranno offerte in tutte le salse.

Non c’è bisogno di alcun visto per visitare questo piccolo Paese e sarà una tappa d’obbligo per chi vorrà, in un unico viaggio, esplorare tutte e tre le Nazioni del Caucaso perché l’ingresso in Armenia non è consentito dall’Azerbaijian e viceversa, di conseguenza bisognerà “usare” la Georgia come “corridoio” necessario.

Arrivati a Tbilisi prendiamo possesso della nostra meravigliosa stanza presso The House Hotel Old Tbilisi che vi straconsiglio sia per la posizione (a due passi dall’orologio pendente per intenderci) che per la colazione, semplicemente pazzesca! Le camere pulitissime e spaziose si affacciano su di una corte elegante e tradizionale dove, con le belle giornate, potrete godervela anche per un bel bicchiere di vino georgiano (famosissimo in tutto il mondo).

Ma ora andiamo a scoprire questa città ancora poco conosciuta.
Ci siamo diretti di buon mattino verso un posto che avevo nel cuore e che volevo rivedere: il mercatino delle pulci (Flea Market Dry Bridge) proprio sotto il ponte Saarbrucken; qui troverete veramente di tutto per gli appassionati del genere, le persone sono stupende, non so quante cosine hanno regalato ai bimbi. Ci sono cimeli dell’ex Unione Sovietica, francobolli, quadri, porcellane, rubli, corni di bufalo per bere il vino alla moda georgiana. Io come ogni viaggio ho comprato, per 3 euro, un anello ricordo!
Da lì si arriva comodamente su Rustaveli, arteria principale della città, dove troverete localini ed enoteche. La curiosità di questa via è che su ogni numero civico c’è disegnato un piccolo detto.

A Tbilisi è molto comodo prendere la metro per spostarsi da nord a sud. Profonda 60 metri in tipico stile sovietico, è anche divertente per i bimbi.
Il costo del biglietto (0,35 cent). Dalla fermata Rustaveli in 10 minuti siamo alla fermata Avlabari.
Da lì in altri 10 minuti a piedi si arriva alla chiesa di Meteki, uno dei simboli della città che sorge sopra di un promontorio roccioso quasi a proteggere tutti i cittadini e vicina ai bagni sulfurei ideali per un bagno tradizionale nelle famose terme sulfuree.

Noi abbiamo visto le tradizionali cupole dei bagni e poi in 5 minuti dietro ad un ponticello stracarico di lucchetti degli innamorati siamo arrivati una cascatina. Non è nulla d’imperdibile ma è sicuramente una cosa particolare dato si trova nel bel mezzo della città.

Sempre nei paraggi e, dato che viaggiamo con i bimbi, non perdete l’occasione di un salto al Museo dell’Illusione. Ci sono veramente un sacco di giochini da fare e situazioni da sperimentare, i bimbi si divertiranno sicuramente e non solo loro!
Perchè quando in un viaggio ad accompagnarci sono i più piccini è d’obbligo pensare a cose da fare per e con loro anche per ringraziarli di tutti i passi che fanno per starci dietro.

Tornando verso l’albergo ci fermiamo giusto in tempo per assistere allo spettacolo della torre dell’orologio. (Spettacoli alle ore 12 e alle ore 19) i piccoli burattini escono dalla torre e girano intorno costruendo una storia che riassume l’arco della vita, molto suggestivo. Ricordate però che a tutte le ore esce un angioletto che suona le campane con un piccolo martello. Questa pittoresca torre è uno degli edifici più emblematici ma anche più recenti dell’antica Tiblisi.

E’ ora di mangiare qualcosina! Ecco un ristorante che fa al caso nostro, ampi spazi per far correre i bimbi e musica tradizionale dal vivo. Assaggiamo il buonissimo khachapuri, una focaccia ripiena, fatta con farina e yogurt o kefir, con all’interno formaggio e uova. Poi pensiamo ai famosi khinkali, involtini di pasta ripiena di diversi tipi di carne trita e spezie oppure al formaggio, sovente condito con pepe nero sulla superficie. Nel Caucaso in generale gli amanti del formaggio andranno a nozze!

Il secondo giorno, superato il Ponte della Pace, un elegante passerella in acciaio e vetro progettato dall’architetto italiano Michele De Lucchi, prendiamo la funivia (funzionante con tessera acquistabile anche in loco al cosi di 1 euro) presso il parco Rike e saliamo su fino alla Fortezza di Narikala dove osserviamo da vicino l’imponente statua di Kartlis Deda ovvero madre Georgia che sorregge con una mano un calice di vino (simbolo della ospitalità di questo popolo) e dall’altra una spada (che raffigura la spietatezza dei georgiani contro i nemici).

Dopo esserci goduti il panorama dall’alto decidiamo di andare al mercato dei disertori (15 minuti in metro) dove troviamo frutta buonissima, spezie e dolcetti. Ecco sicuramente questo è il posto giusto se volete assaggiare  le famose churchkela tipiche della Georgia.

In poche fermate torniamo alla fermata Avlabari. Con una piccola salita ci troviamo davanti ad una vera meraviglia: La cattedrale della Santissima Trinità, comunemente nota come Sameba, questa è la principale cattedrale ortodossa di Tbilisi, costruita tra il 1995 ed il 2004, la cattedrale è la terza chiesa ortodossa più alta al mondo.

Lungo la strada del ritorno ci infiliamo in un forno, non vi dico il profumo che c’era… se potete: entrate in questi posti anche perchè potrete vedere dal vivo i caratteristici forni che usano ma soprattutto come riescono ad “appiccicare il pane alle sue profonde pareti”.

Concludiamo il pomeriggio al parco Rike proprio mentre tramonta il sole, qui i bimbi giocano e noi ci beviamo un tè in relax.

Tbilisi è sicuramente una di quelle città dove passare qualche giorno.
Ve la suggerisco, a misura d’uomo, ricca di bella gente, colori e profumi.

Non vi pentirete ma ora noi si va a fare lo zaino…
Domani si parte via terra per raggiungere l’Armenia!

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