Capitale:
Pechino
Moneta:
Yuan
Periodo migliore:
I periodi migliori per visitare la Cina vanno da marzo a maggio e da settembre ad inizio novembre: si evitano così il gran freddo dell’inverno ed il gran caldo estivo.
In una parola:
Nihao (ciao)
Vaccini:
Nessuno
Avvertenze:
– Le città sono molto popolose quindi organizzatevi bene per le attrazioni o treni/aerei: rischio lunghe code
A tavola:
Non è facile decifrare un menu scritto in cinese. Per fortuna spesso ci sono le immagini. Si può anche indicare con il dito il piatto di un vicino che ci ispira di più. Spesso la cucina è molto piccante o usa tanto il coriandolo (che odio, mio gusto personale) però vi posso assicurare che è una delle cucine migliori al mondo! Non c’entra nulla con quella dei ristoranti cinesi in Italia! Noi ci siamo innamorati dei ravioli in tutte le forme e salse!
Esperienze da vivere:
Varcare l’ingresso della Città Proibita o Piazza Tienamen a Pechino; Scalare a Mutianyu un pezzetto della Grande Muraglia Cinese; Incantarsi dinanzi la maestosità dell’Esercito di Terracotta a Xian; Ammirare lo skyline di Shanghai
La Cina è un Continente vero e proprio, un gigante immenso. Ci vorrebbero mesi per poter dire di averlo esplorato un po’ ma noi abbiamo solo due settimane stavolta e, complice l’opportunità del visto gratuito (per soggiorni fino a 15 giorni), ne approfittiamo per un primo “assaggio” alla scoperta del triangolo Beijing – Xian – Shanghai tutto in treno!
La Cina è un mondo a parte, tecnologicamente vive nel mondo che si è costruito e non accetta quello occidentale quindi tutto, per noi, diventa un po’ più complicato ma sempre fattibile!
Addio google, gmail, facebook, whatsapp, Instagram… addio comunicazioni in inglese; pagamenti con la carta di credito… bisogna affrontare questo nuovo mondo con il giusto approccio!
Il nostro itinerario suggerito (14 giorni) | |
quattro giorni: | Beijing (visita Città Proibita, Piazza Tienamen, Mausoleo di Mao; Tempio dei Lama); Mutianyu (Grande Muraglia Cinese) |
tre giorni: | Xian (visita Esercito di Terracotta; Torre della Campana e Torre del Tamburo; Grande Pagoda dell’Oca Selvatica e Quartiere Musulmano; Passeggiata lungo la Cinta Muraria) |
quattro giorni: | Shanghai (visita al The Bund; Tempio del Buddha di Giada; Visita alla Shanghai Tower e al Giardino del Mandarino Yu); Zhu Jia Jiao (giro in barca e visita ai giardini zen) |
tre giorni: | Beijing (visita al Palazzo d’Estate e al Tempio del Paradiso; giro nel quartiere Qinmen) |
Per i primi tre giorni a Pechino alloggiamo presso il Coffizz Hotel, un hotel carino non lontano dalla città Proibita e sulla bellissima pedonale di Wangfujing Dajie. La sera si anima di persone che ballano lungo i bordi della strada, fanno tai chi, giocano a badmington, fanno foto ai turisti occidentali, comprano cineserie o gelati colorati…
Finiamo a mangiare noodles e ravioli in uno dei tanti ristorantini locali dove i menu sono totalmente incomprensibili e finisci per ordinare ciò che gli ideogrammi più simpatici ti ispirano sperando che non sia troppo piccante o pieno di coriandolo… ma anche queste cenette “a sorpresa” hanno il loro fascino!
Città proibita
Nel cuore di Pechino sorge il complesso monumentale più importante e meglio conservato della Cina, nonché il Palazzo Imperiale più grande al mondo: la Città proibita!
Il nome d’impatto deriva dal divieto di accesso imposto ai comuni cittadini per circa 500 anni. Una serie di rituali elaborati ed un rigido protocollo contribuirono a ricoprire di un’atmosfera ultraterrena quella che fu la residenza degli Imperatori Ming e Qing fino alla fondazione della Repubblica.
In passato chi accedeva al complesso senza un invito ufficiale pagava con la vita (era infatti prevista l’esecuzione capitale immediata).
I biglietti di ingresso si possono comprare da una settimana prima, alle ore 14 italiane, on line, ma in pochi secondi i 40.000 biglietti disponibili vanno sold out! Ora vi possiamo garantire che non c’è alcun problema perché con una fila di non più di 5 minuti, presso la biglietteria, avrete molto facilmente, il vostro agognato biglietto! Persino la tanto temuta fila per l’ingresso si è risolta in una ordinata serpentina di 15 minuti (2-3 controlli zaino e passaporti inclusi)
NB Portate sempre il passaporto con voi perché ve lo chiederanno ovunque!
Non mi soffermo sulla spiegazione dell’immenso complesso (per quello c’è la Lonely Planet) ma le sensazioni provate sono state incredibili! Pensare a ciò che si è vissuto al suo interno, ai nomi fiabeschi delle porte, dei cortili, dei palazzi… ti trovi a superare il “Ruscello dalle acque d’oro” per entrare attraverso la “Porta dell’armonia suprema” dentro il “Palazzo della gloria letteraria”, passerete accanto al “Trono del drago” verso il “Palazzo dell’armonia perfetta” o quello della “Purezza celeste” o a ancora a quello della “Tranquillità terrestre” e potrei continuare a lungo con nomi fiabeschi ma tutti consoni perché davvero ti sembrerà di stare dentro un libro d’avventure!
Si passa da viali caotici, iper affollati da cinesi in vacanza ad altri (paralleli) quasi vuoti in cui puoi davvero gustare ed apprezzare il senso di pace fatata di qualche secolo fa.
Visitarlo in questo modo ci ha permesso di ammirarlo più intensamente facendoci sognare ad occhi aperti… ogni cortile era uno scorcio incredibile, ogni palazzo un’immagine pittoresca unica!
A circa 1,5 km, circondata da austeri edifici in stile sovietico anni ’50 e racchiusa da una grande recinzione, sorge la Piazza pubblica più grande del mondo.
Sono rimasto impressionato dal Mausoleo del presidente Mao, una delle immagini simbolo di Pechino.
Costruito nel 1976 subito dopo la morte di Mao Tse Tung, tuttora i cinesi mostrano un rispetto quasi religioso quando si trovano al cospetto della salma di Mao; conservato in una teca di cristallo, il corpo imbalsamato del “Grande timoniere” è avvolto in una grande bandiera rossa con tanto di falce e martello.
Ricordate di:
In metro raggiungiamo il “Tempio dei Lama”.
Questo tempio eccezionale è una delle stelle più importanti del buddismo di Pechino; qui, tra fitte nubi di incenso, potrete ammirare tetti magnifici, affreschi straordinari, maestosi archi decorativi, arazzi, ruote di preghiera tibetane…
Fondato nel 1750, è il più celebre dei templi buddisti tibetani fuori dal Tibet.
Di fronte c’è il piccolo Tempio di Confucio più i vari Hutong, i vicoli caratteristici cinesi!
“Colui che non ha scalato la Grande Muraglia non è un vero uomo” (Mao Tse Tung)
Meta imprescindibile per chi visita la Cina, la Grande Muraglia è la più straordinaria opera ingegneristica del Paese: si estende a perdita d’occhio dalla Provincia del Liaoning, dove restano alcuni tratti diroccati sparsi qua e là, fino allo Xinjang, le cui implacabili sabbie ne ricoprono i frammenti, passando dal deserto del Gobi, disseminate di rovine sferzate dal vento.
Le sezioni più famose e meglio conservate serpeggiano maestose sulle alture della municipalità di Beijing.
E’ opinione comune che la Grande Muraglia sia una struttura continua ma, in realtà, si tratta di una serie di fortificazioni in muratura frammezzate da difese naturali come montagne dai fianchi scoscesi che rendevano superflui i bastioni costruiti più di 2000 anni fa.
Le centinaia di migliaia di lavoratori (molti dei quali prigionieri politici o di guerra) impiegarono circa 10 anni per la sua costruzione.
Le torri di segnalazione consentivano di dare l’allarme con esplosioni di polvere da sparo per informare il governo di Pechino sui movimenti dei nemici.
Ci sono vari punti di accesso alla Grande Muraglia, noi abbiamo scelto quella di Mutianyu, ad un’ora e mezzo di taxi da Pechino ed ideale per le famiglie grazie alla funivia panoramica che ti porta su ed al toboga (una specie di bob) che ti riporta giù sfrecciando!
Famosa per le sue torri di guardia di epoca Ming e le eccellenti vedute, si estende per 3 km ospitando ben 26 torri! Consigliamo di prenotare un taxi (Didi), magari il giorno prima, e partire alle 5 del mattino in modo da essere lì quando alle 7 apre la biglietteria e trovarsi con il primo bus che sale verso la Muraglia! Solo così potrete godere di questo spettacolo unico quasi da soli e liberi dai tanti gruppi di turisti che affolleranno l’area poco dopo… portatevi una t-shirt di ricambio perché la inzupperete di sudore!
In serata partiamo con un treno notturno che, in 12 ore, comodi in cuccetta ci porterà a Xian!
Recatevi in stazione per tempo per via dei tanti controlli zaino, passaporto, biglietti e sempre tra tanta gente.
L’imponente stazione di Pechino è divisa in tante sale d’attesa a seconda della destinazione ma se viaggiate con bambini, con anziani o con diversamente abili potrete attendere il vostro treno comodamente in un’altra sala comune con area bimbi, bagni super puliti e possibilità di check in con mezz’ora di anticipo rispetto agli altri!
Arriva il nostro treno… puntualissimo, pulitissimo!
Abbiamo prenotato tre cuccette in seconda classe, i vagoni della seconda classe hanno scompartimenti aperti e formati da sei letti (due bassi, due medi e due alti); ogni letto ha un cuscino e coperta (comodi e puliti); c’è un distributore di acqua calda (per noodles e tisane), lavandini, bagni e un grande senso di tranquillità!
Bellissima esperienza che proveremo altre due volte durante questo viaggio e molto divertente anche per i bambini! L’aria condizionata è molto forte: copritevi bene!
Nota bene: tutti i biglietti dei treni li abbiamo acquistati circa un mesetto prima su trip.com (pagate 6 euro a persona di commissione) ma è solo una prenotazione d’acquisto perchè l’emissione effettiva avverrà solo 15 giorni prima della partenza.
Eccoci nella storica Xian! Alloggeremo presso l’elegante JW Marriott Hotel Xian: stupendo!
Joanna ed il suo team ci hanno accolto molto calorosamente con una spa con piscina e palestra al 24° piano, reception di classe al 38° con bar annesso… Le nostre due stanze sono superlative, ogni dettaglio è curato nei minimi particolari… come la vasca da bagno nel centro della stanza o il bagno, tutto vetrato, che scompare alla vista grazie a dei pannelli scorrevoli. Ogni tanto in viaggio bisogna coccolarsi un po’, non trovate?
Lo Shaanxi è la culla della Cina. Cuore della dinastia Qin, il cui imperatore guerriero unì per la prima volta sotto un unico governo gran parte dei territori cinesi, questa provincia vide nascere la civiltà cinese e quando ancora di Beijing non si conosceva neppure il nome, Xian era già un’animata capitale cosmopolita lungo la Via della Seta!
Xian è un piccolo gioiellino: la cinta muraria di epoca Ming è intatta, le strette viuzze del labirintico quartiere musulmano pullulano di mercanti che vendono di tutto!
E’ famosa naturalmente per l’esercito di terracotta, quello considerato come l’ottava meraviglia del mondo!
Un esercito sotterraneo di migliaia di soldati di dimensioni reali ha protetto silenziosamente per più di 2000 anni l’anima di colui che per primo unificò la Cina. Forse l’imperatore era terrorizzato dagli spiriti che lo avrebbero accolto nell’aldilà o perché forse si augurava che il suo dominio sarebbe perdurato anche dopo la morte, qualunque sia la spiegazione, i guerrieri posti a difesa del suo sepolcro rappresentano oggi una delle testimonianze più grandiose dell’antica civiltà cinese.
La scoperta di questo tesoro avvenne in modo del tutto fortuito quando nel 1974 alcuni contadini intendi a scavare un pozzo incapparono in una volta sotterranea che custodiva migliaia di soldati e cavalli a grandezza naturale in assetto da battaglia. 8000 soldati tutti diversi l’uno dall’altro.
Nel tardo pomeriggio rientriamo a Xian (circa un’ora di taxi) per ammirare le due torri più celebri: Torre della Campana e Torre del Tamburo.
La Torre della Campana: un tempo ospitava una grande campana suonata all’alba mentre la Torre del Tamburo annunciava il calare della notte! Queste due torri rappresentano pure l’ingresso al vivace Quartiere musulmano, qui la comunità Hui (minoranza etnica di fede islamica) ha vissuto sin dal 7° secolo!
Lungo gli affollati vicoli vedrete macellerie, fabbrichette che producono olio di sesamo, piccole moschee nascoste dietro enormi portali di legno, venditori di spiedoni di carne (troppo speziati), venditori di perle, uomini che indossano zucchetti bianchi; la sera è molto suggestivo, vivo, caotico, coinvolgente!
Ci troviamo proprio di fronte alla cinta muraria, Xian è una delle poche città della Cina a mantenerla ancora intatta! Costruita nel 1370 durante la dinastia Ming, raggiunge un’altezza di 12 metri e forma un rettangolo di 14 km. Le mura possono essere percorse a piedi (3-4 ore) o, ancora più divertente, in bici (magari al tramonto!)
Consiglio: prima di cominciare il tour della cinta muraria, fate una passeggiata lungo la “via dei calligrafi”, qui, vecchi artigiani vi incanteranno nella scrittura di perfetti ideogrammi seguendo antichi procedimenti con antiche tecniche!
Grande Pagoda dell’Oca Selvatica.
Il più famoso punto di riferimento nel panorama urbano di Xian domina gli edifici moderni circostanti. Fu completata a metà 600 per ospitare i sura buddisti riportati dall’India da Xuan Zang, un monaco che, insieme ad altri linguisti, dedicò gli ultimi 19 anni della sua vita a tradurre le scritture in cinese.
I suoi viaggi ispirarono una delle opere più note della letteratura cinese: “Il viaggio in occidente”; questo epico viaggio fu condotto lungo la via della seta ed il romanzo che ne derivò ha per protagonista un monaco di nome Xuan, protetto lungo il tragitto da tre discepoli, tra cui il celebre “scimmiotto” e proprio quest’ultimo ispirò film, spettacoli e persino un cartone animato: “Le grandi avventure di Goku, Saiyuki e Dragon Ball”.
Mi ha colpito molto vedere tante ragazze che si vestivano con gli abiti tradizionali cinesi, con tanto di trucco e parrucco, che gironzolavano per la città con le amiche fotografandosi a vicenda!
Alle sei del mattino partiamo con un treno “proiettile” verso Shanghai…
Trascorreremo ben 4 giorni qui. E’ una megalopoli che ha raggiunto traguardi inimmaginabili per il resto del Paese. Lasciatevi sedurre dal fascino giovane di Shanghai, shopping sfrenato, un mall attaccato all’altro, grattacieli avveniristici e un mare di gente ovunque.
Il centro di Shanghai è suddiviso in due zone: Puxi (ad ovest del fiume Huangpu) e Pudong (ad est); le principali attrattive della città sono concentrate a Puxi che rappresenta l’autentica anima della città, qui c’è pure il Bund (la strada considerata la Wall Street cinese), nato come alzaia utilizzata per trainare le chiatte cariche di riso, si è trasformata prima in una strada maestosa fiancheggiata dai palazzi delle banche e poi si è affermata come fulcro della scena gastronomica e commerciale… inutile dire che nel tardo pomeriggio e sera navigherete lungo una marea di gente, nel vero senso della parola, che vi condurranno direttamente al bordo del fiume per ammirare lo skyline superbo che ha reso tanto famosa questa città.
Se capitate qui nel week end non perdete l’occasione di fare un salto nel parco di People’s Square, qui troverete tante persone con fogli di carta in mano scritti in cinese, naturalmente, se provate a fotografare uno di questi fogli e a tradurli con goggle lens scoprirete che sono vere e proprie presentazioni di uomini e donne in cerca di matrimonio: sono elencati dati fisici, pregi, possedimenti, titoli di studio ecc. e se si dovesse trovare il giusto match allora si potrà pensare al passo successivo: l’incontro conoscitivo! Una specie di agenzia matrimoniale a tutti gli effetti!
Tempio del Buddha di Giada
Costruito solo 100 anni fa, questo tempio è uno dei pochi monasteri buddhisti ancora attivi. Il suo capolavoro è il Buddha di Giada, una statua di colore verde chiaro alta quasi 2 metri. A quanto si tramanda fu Hui Gen, un monaco che si spinse in Myanmar passando per il Tibet, a riportare questa statua qui!
Questa meravigliosa statua sembra guardare eterea i visitatori dall’interno della sua teca.
Voltiamo pagina e raggiungiamo il quartiere di Xintandi. Esiste da meno di 10 anni ma è già diventato un’icona di Shanghai. Elegante complesso di negozi e ristoranti costituito da vari isolati di “shikumen” (case a due piani con un arco in pietra all’entrata erette a inizio 1900) ed ora ristrutturate, è stato il primo progetto di sviluppo edilizio della città che ha dimostrato che l’architettura storica ha in effetti un valore economico.
Ora è un quartiere molto costoso frequentato per lo più da gente danarosa che fa shopping o cena nei ristorantini più in.
È ora di salire all’88° piano dello Shanghai Tower, l’ascensore ti ci condurrà in pochi secondi per ammirare l’intera città da 350 metri ma ancora di più uno dei tramonti più romantici di tutto il viaggio!
In un’ora di taxi da Shanghai eccoci a Zhu Jia Jiao, un affascinante dedalo di vicoli e ponti risalenti alle dinastie Ming e Qing su cui si affacciano edifici del borgo antico (Guzhen) i cui vicoli sono impregnati dell’aroma di tofu puzzolente!
Prendiamo un battello per vivere questa esperienza da un altro punto di vista lungo il fiume Cao Gang.
Superiamo il meraviglioso ponte Fangsheng, a cinque campate, risalente al 1571 e costruito, secondo la tradizione, grazie ai fondi raccolti da un monaco che impiegò 15 anni ad elemosinare il denaro necessario alla realizzazione dell’opera.
Lungo Bei Dajie, la via principale, si susseguono bancarelle gastronomiche che vendono un po’ di tutto, dagli zampini di maiale a grossi durien! Consigliamo il biglietto combinato che ti permette di visitare soprattutto il “Garden of the inseparable hearts” e il “Kenzi garden”, due antichi complessi con dei giardini zen di una bellezza immensa e che infondono un senso di pace e relax unici!
Ritorniamo in serata nella megalopoli di Shanghai ed in particolare nell’area di Yu Garden proprio quando comincia ad animarsi di luci, giovani e tanto street food! Assaggiamo il raviolo gigante assaporando il suo nettare interno con la cannuccia… ma quanto è buona la cucina cinese?
Giardino del Mandarino Yu, con i suoi angolini ombreggiati, i laghetti scintillanti in cui nuotano le carpe, i padiglioni colorati, i pini che spuntano malinconici tra le rocce.
Ci rituffiamo nel bazar per gustare uno dei migliori pranzi del viaggio…
Stasera lasciamo Shanghai ed in treno notturno ritorniamo nella capitale.
Adoriamo viaggiare di notte in questi treni così comodi e sicuri!
Palazzo d’Estate.
Questa immensa tenuta, dove un tempo gli imperatori trascorrevano l’estate per sfuggire all’afa insopportabile della città imperiale, merita la visita di una giornata quasi intera viste le dimensioni.
È un grandioso complesso di templi, giardini, padiglioni, ponti, stupe e con il grande Lago Kunming fatto creare nel 18° secolo dall’imperatore Qianlong e 100.000 operai oltre a collinette dalle cui cime si godono bei paesaggi e sentieri ideali per passeggiate rilassanti.
Tempio del Paradiso
Conosciuto anche come il Tempio del Cielo, è un sito iconico di Pechino, ricco di significato storico e culturale. Questo straordinario complesso di edifici religiosi serviva come luogo di cerimonie e preghiere per gli Imperatori delle dinastie Ming e Qing.
Costruito nel 1420, stesso anno della città Proibita, il Tempio del Paradiso era il luogo dove gli imperatori, considerati figli del cielo, compivano riti annuali per pregare per i raccolti abbondanti e per la prosperità del Paese. Queste cerimonie erano cruciali perché si riteneva che l’armonia tra il cielo e la terra dipendesse dall’imperatore stesso.
Ultima serata nella zona più giovane di Pechino: Qinmen, vicino alla piazza di Tienamen e ricca area piena di gente, di giovani, di street food, di piacevole caos!
Ci rechiamo in aeroporto tranquillamente in metro: il treno express che collega la capitale con l’aeroporto internazionale è comodissimo e super economico (circa 4 euro a persona)!
Buon viaggio
Errore: Nessun feed trovato.
Vai alla pagina delle impostazioni del feed di Instagram per creare un feed.
Cina Capitale:Pechino Moneta:Yuan Periodo migliore: I periodi migliori per visitare
2 Responses
Grazie ragazzi per aver trovato il tempo per scrivere e pubblicare questo favoloso resoconto in un momento così delicato! Con l’apertura del paese ai visitatori europei senza necessità di visto per viaggi inferiori ai 15 giorni ci è stata data una grande opportunità…e noi la sfrutteremo!!!
Ben rientrati e ancora grazie… Giusy e Ciccio!
Ciao cari ragazzi! Sì, è un’ottima occasione ora per visitare questo immenso e super interessante Paese.