Albania

Capitale:
Tirana

Moneta:
Lek

Periodo migliore:
da maggio a ottobre

In una parola:
Faleminderit (grazie)

Vaccini:
Nessuno

Esperienze da vivere:
Gustarsi un byrek passeggiando tra le viuzze della capitale Tirana mentre un muezzin canta la sua preghiera; Solcare le magnifiche acque cristalline del lago Koman; Vivere la frizzante vita notturna di Shkoder, soprattutto nel periodo estivo.

albania flag

Navigando tra i fiordi albanesi

Da Tirana, la capitale, a Shkoder con le sue antiche moschee fino a Bajram Curri, confine con il Kosovo, navigando sul lago Koman dai fiordi pittoreschi.

In questa avventura siamo partiti da Tirana, capitale dell’Albania, alla scoperta dei Paesi meno conosciuti dei Balcani: il neo-nato Kosovo ed il piccolo Montenegro, naturalmente esplorando prima il Paese delle aquile! Abbiamo viaggiato utilizzando solo mezzi locali cercando di confonderci quanto più possibile tra le sue genti.

La scoperta dell’Albania rappresenta un’immersione completa nella cultura albanese, per visitare mete uniche come la città antica di Berat, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, la movimentata capitale Tirana, senza dimenticare gli splendidi paesaggi di Scutari.
Questa è una terra tutta da scoprire dove organizzare un viaggio tra località di mare, siti archeologici, borghi storici e paesaggi naturali di rara bellezza.

Questa volta ci siamo focalizzati solamente sulla parte del centro-nord del Paese, riservandoci il sud con le sue spiagge e ricca storia per un prossimo viaggio!

Il nostro itinerario suggerito (8 giorni)

tre giorni:

Tirana

due giorni:

Shkoder

day trip:

Koman Lake (transfer via lago tra i fiordi)

un giorno:

Bajram Curri
un giorno:transfer verso Kosovo via terra o rientro a Tirana

23 luglio Tirana (Albania)

Atterriamo nell’aeroporto moderno, pulito e ben organizzato della capitale Tirana. Con un taxi abusivo, raggiungiamo il nostro hotel: London, in pieno centro.

Le rosse bandiere con l’aquila nera dalle due teste sventola imperiosa nella piazza Skanderberg, gironzoliamo senza meta, mangiamo un “byrek”, per poi infilarci da “Oda”, un ristorantino tradizionale, tanto consigliato dalla Lonely Planet, con pietanze tipiche albanesi, specialità di un altro tempo che ci hanno deliziati, in particolare l’ottimo bbq di agnello (mish qengji) e peperoni con la ricotta (fergese tiranse)… delizioso!

24 luglio Tirana (Albania)

Di prima mattina cerchiamo un bar per fare colazione, ma non troviamo nulla da mangiare (intendo di dolce), allora come nostro solito, capitiamo in una panetteria e compriamo due grandi biscotti e una bottiglia di yogurt liquido e su di una bella panchina, davanti al ponte dei conciatori in pietra, ci godiamo una magnifica colazione all’aria aperta!

Cominciamo la nostra visita di Tirana partendo dalla Torre dell’Orologio, un vero e proprio simbolo locale, costruita nel 1820 e alta ben 35 metri; passiamo per Blvd Deshmoret Kombit dove scorgiamo “la Piramide”, una struttura che è stata Palazzo dei Congressi ed oggi un importante centro culturale giovanile anche se un pò fatiscente.  

Ci intrufoliamo in ogni viuzza, mercatino, mangiamo tanto street food saporito e bevuto dell’ottima birra locale.
Giriamo in lungo e in largo il quartiere Blloku, con i suoi locali, mercatini di frutta e verdura. Ci imbattiamo in un mercato in Shyqri Berxolli dove si vende un pò di tutto, dai prodotti per la bellezza, ai costumi, dai souvenires alle pentole.

Intanto al di fuori, nella Moschea di Et’Hem Bey si prega. Questa moschea è uno tra gli edifici più antichi rimasti in città e sicuramente anche la moschea più particolare che abbiamo visto, la prima con le pareti tutte di vetro, dando così la possibilità di ammirarla senza entrarvi.

Pranziamo da “Zgara Korcare” dove mangiamo degli ottimi spiedini accompagnati da pane caldo alla griglia e un composto di yogurt greco\peperoni\olio extra vergine squisito.

Trascorriamo parte del pomeriggio al National Hystorical Museum di Tirana, proprio in piazza Skanderbeg. 200 lek per immergerci nella storia di questo paese, dalla preistoria al guerriero a cui è dedicata la piazza, al regime dittatoriale di Hoxa, a Madre Teresa fino ai giorni nostri.

La maggior parte della gente parla benissimo italiano, dicono che sia grazie alla televisione, ma se poi vai un pò più a fondo scopri che moltissimi hanno avuto esperienze di vita nel nostro paese, direttamente o indirettamente, e senti storie di gente che “ci ha provato” …

25 luglio Shkoder (Albania)

Questa mattina ci svegliamo con calma e piano piano ci avviciniamo verso la piazza da dove partono i furgons e bus per Shkoder, o Scutari per gli italiani. 

Ci spostiamo verso nord ed, in due ore, raggiungiamo Shkoder a mezzogiorno.

Fuori ci sono 40° e con gli zaini a mò di sandwich, fatichiamo abbastanza anche perchè il bus ci lascia in un punto abbastanza lontano dal nostro hotel: Guest House Rruga Hysaj, e, poco dopo, scopriamo che in realtà nemmeno esisteva!

Ebbene si, nonostante l’avessimo prenotato su booking.com, questo albergo non esiste più da alcuni mesi! Purtroppo viaggiando capita anche questo! Lì vicino ne troviamo un altro che ci accoglie con piacere!

Scutari è una cittadina storica, situata nella zona nord del Paese, a poca distanza dal Montenegro. L’attrazione principale è il bellissimo Lago di Scutari, sul quale si affacciano le abitazioni della città, creando un paesaggio piuttosto suggestivo.
Da non perdere una visita al Castello di Rozafa, alla grande Moschea Abu Bakr, alla Torre dell’Orologio Inglese del XIX secolo, al Teatro Migjeni e al piccolo ma interessante Museo Storico Oso Kuka.

Di pomeriggio è davvero impossibile girare per le strade, il caldo è opprimente. Con il calare della sera la cittadina inizia ad animarsi e a popolarsi.

Sembrava un altro posto rispetto al primo pomeriggio. Tutti i negozi aperti, manifestazioni, mostre… dopo cena andiamo ad ascoltare un gruppetto franco-israeliano che suona musica jazz, il tutto accompagnato da un’ottima birra gelata locale… quello che ci voleva in una calda serata estiva albanese!

26 luglio Bajram Curri (Albania)

Oggi ci troviamo a Bajram Curri, un piccolissimo paesino situato sulle alpi albanesi… ma tutto ha inizio all’alba: verso le 6:10 viene a prenderci un furgon (mini van da 10 posti) che, in due ore, ci porta a Koman, ci imbarchiamo per una traversata di circa tre ore.

Il paesaggio ci ha lasciati davvero stupiti, le montagne che si immergevano nelle acque verdi del lago. Il verde delle pareti si faceva roccia, ricordandoci a tratti la baia di Halong in Vietnam. Non ci saremmo mai aspettati un simile background!

E’ stato davvero piacevole starsene a piedi nudi, sdraiati sul tetto della barca a goderci questa meravigliosa natura ancora incontaminata e per nulla turistica.

Verso le 13 arriviamo a Fierze, e a bordo di un furgon raggiungiamo Bajram Curri, vicino al confine con il Kosovo…
Sembra che il Far West si sia spostato in montagna… non un’anima in giro. Posato lo zaino in stanza, ci dirigiamo verso il centro di questo microscopico paese e ci buttiamo in un ristorantino, qui non parlano nessun’altra lingua se non l’albanese e pure il menù è per noi incomprensibile.

Il proprietario decide così di portarci direttamente in cucina a guardare dentro due grossi pentoloni… se dicono che in una cucina di un ristorante è meglio non entrarci prima di mangiare… un motivo ci sarà, no? Ma non ci spaventiamo molto e facciamo bene! Lo spezzatino in brodo è buono, ma la zuppa di legumi e verdure è davvero eccezionale! Paghiamo 3,50 euro in totale.

In tutta l’Albania abbiamo notato che i bar sono pieni di uomini che prendono un caffè accompagnato da un grande bicchiere d’acqua fresca, ecco si questa è una tipica fotografia di questi giorni.

27 luglio Bajram Curri (Albania)

Oggi lasciamo l’Albania ed entriamo in Kosovo!
Son molto emozionato ed in cuor mio: teso; i ricordi delle immagini dei telegiornali, la pulizia etnica di Milosevic, la guerra, la devastazione è ancora così viva!
La frontiera è molto vicina a Bajram Curri e, facilmente, dopo un timbro sul passaporto, mettiamo piede nella nazione più giovane d’Europa.

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