Capitale:
Hanoi
Moneta:
Dong
Periodo migliore:
Il clima varia da regione a regione. In inverno (da gennaio a marzo) fa veramente freddo solo a nord di Danang. Al centro e al nord del Paese, da luglio a novembre, si scatenano tifoni imprevedibili e violenti. I periodi migliori per visitare il Paese sono: da dicembre a febbraio (per il sud), da febbraio a maggio (per il centro) e da novembre fino all’inizio di maggio per il nord.
In una parola:
xin chào (ciao)
Vaccini:
Fatta eccezione per poche zone a rischio, la malaria è piuttosto rara nel Paese; è assente nelle aree urbane, nel Delta del Fiume Rosso e nelle pianure costiere centrali.
Avvertenze:
– Non bevete acqua di rubinetto.
– All’infuori di Hanoi e Ho Chi Minh City le strutture sanitarie sono piuttosto carenti.
– Prestate attenzione alle scimmie che possono rivelarsi piuttosto aggressive.
A tavola:
Riso e noodles costituiscono i pilastri della cucina vietnamita che non è troppo piccante e non crea grossi problemi ai più deboli di stomaco. Il bisogno di dolce e vitamine viene soddisfatto dalla frutta, varia e squisita, in particolare dalla pitaya (frutto del drago)
Esperienze da vivere:
Infilatevi nei tunnel usati dai vietcong presso Cu Chi per provare le sensazioni vissute dai militari vietnamiti durante la famosa guerra; Incantatevi nella pittoresca cittadina di Ho An dove il tempo sembra essersi fermato; Pagaiate in kayak nella meravigliosa baia di Halong
Il Vietnam offre una grande varietà di paesaggi naturali e culturali e non mancherà di stupire il viaggiatore facendogli scoprire la ricchezza di tradizioni, costumi e stili di vita di cui gode il paese.
E’ un Paese che ha tanto sofferto in passato ma che oramai si è aperto completamente al turismo divenendo una delle mete più desiderate di tutto il sud est asiatico.
Paese molto accogliente, facile da girare e molto economico. Per i viaggiatori fai da te, come noi, di solito si parte da Ho Chi Minh City (sud del Paese) e lentamente si sale verso la capitale Hanoi (a nord) o viceversa.
Consigliamo di acquistare, in una delle tante agenzie turistiche, un carnet di viaggi per viaggiare in comodi e sicuri bus dotati di sedili che si trasformano quasi in veri e propri letti e che collegano le principale città vietnamite.
Noi abbiamo cominciato la nostra esplorazione del Paese dalla vecchia Saigon, attuale Ho Chi Minh City, e dopo aver visitato la parte sud del Vietnam ed il delta del Mekong, lentamente, via terra, per apprezzare al massimo le meraviglie locali, siamo risaliti fino alla sua capitale e la pittoresca Halong Bay, definita come l’ottava meraviglia del mondo!
Il nostro itinerario suggerito (30 giorni) | |
prima settimana: | Ho Chi Minh City, tunnels di Cu Chi, Delta del Mekong |
seconda settimana: | Phan Thiet |
terza settimana: | Nha Trang, HoiAn |
quarta settimana: | Hue, Hanoi, Halong Bay |
Eccoci a Ho Chi Minh City (ex Saigon). La prima cosa che ti colpisce e che ci perseguiterà per tutto il tempo sono: i motorini… Fiumi, oceani di centauri, quasi tutti a bordo di scarse copie di “Ciao” o “Sì” che corrono in tutte le direzioni, sui marciapiedi, a due, a tre, a quattro e trasportano di tutto! Addirittura ho visto uno che trasportava una vetrata completa!
Quando notano che non hai gli occhi a mandorla ti sorridono e salutano…
Il giro turistico tipico tocca frettolosamente il Palazzo della Riunificazione, la Cattedrale di Nostra Signora, l’Ufficio postale centrale e il mercato di Ben Thanh.
La vecchia Sai Gon offre molto più di questo.
Ho Chi Minh City è una meta imperdibile per chi vuole conoscere la storia delle Guerre di Indocina. Numerosi e molto interessanti sono i siti storici che danno contezza di quel tragico periodo.
Tra di essi non mancate il Museo dei Residuati Bellici.
Due piani mostrano foto e reperti di quei terribili anni e forse, per la prima volta, dopo decine di films americani in cui i vietnamiti venivano dipinti come dei nemici da combattere, qui ora appaiono come delle vittime e si comincia a vedere quel conflitto da un punto di vista diverso.
Visita ai tunnel di Cu Chi che seguono percorsi lunghi quasi 250 km e che furono costruiti dai Viet Cong durante l’occupazione francese al tempo del conflitto contro l’America, e raggiungono addirittura la città di Saigon. Ci siamo avventurati assieme alla guida in uno di quei cunicoli… sono piccolissimi e lunghissimi, ma assolutamente da evitare se si soffre di claustrofobia.
Da non mancare una visita a Cho Lon, la città cinese. Qui è possibile visitare magnifici templi edificati dalle comunità hoa (cinesi provenienti soprattutto dal FuJian e dal GuangDong).
Poi la Pagoda di Thien Hau, la più antica pagoda della città, dedicata alla Dama Celeste protettrice dei navigatori e dei marinai. All’ingresso ci hanno consegnato delle spirali di incenso profumato che bruciando contribuivano a creare un’atmosfera mistica e conforme all’antica tradizione.
Ad un paio di ore di bus dalla vecchia Saigon, raggiungiamo l’isoletta di Thoi Son attraversando, con una barca, il mitico Mekong. Questo fiume nasce in Tibet, attraversa: Cina, Vietnam, Cambogia, Myanmar, Laos e Thailandia… un fiume immenso… largo circa 8 km…
Ci imbarchiamo su di una piccola canoa che ci conduce attraverso insenature e piccoli canali molto suggestivi…
Ogni tanto s’affaccia qualche piccolo scorpione… mentre la nostra canoa scivola leggera in quel paradiso equatoriale… Pace, silenzio rotto solo dal rilassante rumore del remo nell’acqua mentre proseguiamo in quei canali fluviali inghiottiti dalla grande macchia verde della natura…
Una caratteristica delle ragazze vietnamite è l’ossessionante paura di abbronzarsi… cercano di tenere la pelle più bianca possibile, e così le vedi abbigliate, anche a 30° nelle maniere più ridicole ed impensabili… Sempre a bordo dei loro motorini, con la loro immancabile e variopinta mascherina che copre il viso dal naso al mento (ed io che pensavo che la usassero contro lo smog!); la cosa più ridicola sono i guanti lunghi fino sotto alle ascelle… guai a lasciare un piccolo spazio scoperto… e come fanno a proteggere i piedi visto che usano solo ciabatte? Nessuna paura… ci sono le calze per la protezione massima, ma la ciliegina sulla torta è il cappellino! Visto che il casco non è obbligatorio, tutte usano i cappellini e, di conseguenza, dappertutto vedi omini che vendono vere e proprie torri di cappellini, tutti rigorosamente NIKE: taroccati!
Proseguiamo il nostro viaggio verso sud alla volta di Phan Thiet, vivace porto di pescatori, ricco di barche colorate, vivaci mercati all’aperto e ristorantini di pesce. Ideal per un po’ di break lontani dal caos di Saigon e prima di cominciare il lento cammino verso il nord!
Ci siamo concessi una lunga passeggiata lungo la spiaggia fino ad un meraviglioso villaggio di pescatori… Questi erano in piena attività, alcuni piegavano le scarne reti, altri tornavano dalla battuta di pesca a bordo di curiosissime barchette dalla forma caratteristica di noce di cocco gigante… Un bambino e una signora scavavano nella sabbia alla ricerca di vongole…
Oggi decidiamo di esplorare meglio questa deliziosa cittadina e lo facciamo a bordo di un simpaticissimo “risciò”!
Abbiamo visitato varie Pagode e templi, tra cui il Vạn Thủy Tú, risalente al 1762 circa, dedicato alle balene, i cui scheletri sono qui conservati insieme a quelli di altre creature marine locali.
Mercato popolare… Forse era la prima volta che dei turisti mettevano piede in quel luogo vista l’accoglienza! La gente ci guardava, ci toccava manco fossimo dei marziani, mi son fermato a comprare un cappello, s’è formata una folla di gente ad osservare, tre o quattro mi servivano, gli altri guardavano la scena…
La zona degli alimenti non brilla per l’igiene… qui vendevano la carne lasciandola appoggiata su panche di legno piene di mosche… ogni tanto qualche ratto ci attraversava la strada… ma tutto molto caratteristico!
Day trip per Mui Ne, famosa per le strade coperte dall’ombra di alberi di cocco, le spiagge splendide e le dune di sabbia brillanti sotto il sole.
È conosciuta anche ‘Collina della sabbia volante’ che si estende per diversi chilometri da Binh Thuan a Ninh Thuan. I colori di questa zona sono molto strani e sono il prodotto della miscela dei colori delle vecchie miniere di ferro insieme alla sabbia gialla. La forma della sabbia cambia sempre a causa dell’erosione del vento che spazza via il sottile strato superiore creando forme sempre nuove.
Utilizzando il carnet di passaggi in autobus (perlopiù notturni e molto comodi) acquistato ad Ho Chi Minh City, oggi comincia la risalita verso la capitale.
Prima tappa: Nha Trang!
Credo che ricorderò a lungo questo duro trasferimento notturno. L’autista del nostro vecchio autobus guidava in un modo davvero pericoloso.
Fortunatamente arriviamo a destinazione sani e salvi verso le 6,30 del mattino, podo dopo siamo nella nostra carinissima guest-house, vicina al mare!
Finalmente un po’ di relax. Ci voleva proprio!
Nha Trang è il capoluogo della provincia di Khanh Hoa, situata nel Vietnam centro-meridionale. La città è da tempo una delle mete del turismo balneare del Vietnam e attrae soprattutto russi e cinesi.
La città in sé non ha moltissimo da offrire oltre a una lunga spiaggia e a una vibrante vita notturna ma è base di partenza ideale lungo il tragitto Ho Chi Minh City – Hanoi.
Attorno a Nha Trang si incontrano splendide spiagge e isole ideali per escursioni e soggiorni al mare.
Se penso a questa cittadina mi vengono in mente solo le deliziose colazioni a base di frutta tropicale la mattina, le giornate intere trascorse a crogiolarci al sole leggendo un buon libro, i bagni in questo mare invitante, le passeggiate lungo i viali in festa!
Notte in bus e all’alba eccoci in questo gioiellino, senza dubbio la mia città preferita in Vietnam!
Anche se sono solo le sette facciamo un giretto in centro… è presto ma tutto è già in fermento, anziani che fanno “tai chi” all’interno del cortile di una pagoda cinese, i primi bambini che, in divisa bianco candido, in bici si recano a scuola.
Dappertutto si respira un’aria d’altri tempi, sembra che qui il calendario si sia fermato 150 anni fa. Regna un silenzio ed una pace irreale rotta solo dallo scroscio dell’acqua che scorre sotto i tanti ponticelli che caratterizzano Hoi An.
Hoi An, conosciuta come “città delle lanterne”, soprannome dovuto ai centinaia di lampioni di seta, che illuminano le strade del paese. La città è un porto mercantile dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1999, ricco di palazzi storici e mercati tradizionali. Conserva un centro storico antico e numerose testimonianze architettoniche di valore, frutto dei frequenti scambi culturali tra Vietnam, Cina e Giappone.
Il centro invita a piacevoli e lente camminate. Via Tran Phu è il passeggio turistico per eccellenza. Lungo di essa si trovano templi, musei e le magnifiche sale della congregazioni sino-vietnamite.
Da visitare assolutamente il Ponte Coperto Giapponese, realizzato in legno e in pietra e decorato con statue nipponiche tradizionali e il Tempio di Quan Cong, costruito nel XVII secolo per onorare le gesta del generale cinese Cong.
Prosegue il nostro viaggio verso la capitale, stavolta ci fermiamo nella vecchia Hue!
Antica capitale, Hue offre numerose testimonianze della storia, dell’arte e della cultura del passato, tra cui templi storici e siti legati al periodo della dinastia Nguyen.
Una visita alla Città Imperiale (Hoang Thanh) richiede almeno mezza giornata. Da non perdere il Palazzo della Suprema Armonia e i templi all’angolo sudoccidentale del complesso.
Tra le tombe imperiali spicca il grande Mausoleo di Minh Mang, che comprende numerosi edifici riccamente decorati e un grande parco, e il Mausoleo di Tu Duc.
Tra i templi imperdibile la Pagoda di Thien Mu, uno dei templi più cari al popolo vietnamita. Nelle vicinanze scorre placido il Fiume dei Profumi. Del Van Mieu non rimangono che poche affascinanti vestigia.
Da visitare anche i dintorni, un contesto rurale affascinante.
Ultimo bus notturno per la capitale del Vietnam.
Fa freddo, pantaloni lunghi, due felpe e calze… non ero più abituata! Ritorniamo nel caos delle motorette e delle biciclette nuovamente!
La capitale del Vietnam è una città affascinante, ricca di luoghi di rilevanza storica, artistica, culturale e religiosa. Ciò che più seduce il visitatore è la vitalità dei suoi quartieri, brulicanti di attività dalle prime ore dell’alba e pressoché deserti nelle prime ore della notte.
La visita a Hanoi comincia presso il Lago di Hoan Kiem, cuore spirituale e storico della città, luogo legato a uno dei miti di fondazione dell’intera nazione. Presso il lago, da visitare con una lenta e piacevole passeggiata, si trovano la Torre della Tartaruga e l’antico Tempio della Montagna di Giada. A quest’ultimo si accede tramite un grazioso ponte in legno dalla vivace livrea rossa.
A nord del lago si sviluppa il Quartiere Vecchio, un dedalo di stradine sempre affollate in cui vengono portati avanti da generazioni attività artigiane. E’ uno dei luoghi più affascinanti della città e qui Hanoi si rivela essere una delle capitali asiatiche più fortemente radicate nella propria storia.
Riusciamo a visitare l’ormai dismessa prigione di Hoa Lo che riservava trattamenti diversi a seconda se l’ospite fosse un dissidente politico locale (che venivano torturati e massacrati) o piloti americani (che scontavano la “pena” giocando a carte, basket, cenando tranquillamente tanto da definirlo “Hoa Lo Hilton”).
A piedi raggiungiamo la Piazza Ba Dinh dove si trova il Mausoleo di Ho Chi Minh.
Trascorriamo l’intera giornata alla scoperta degli angoli più nascosti di questa intrigante cittadina!
La Baia di Halong (Vịnh Hạ Long) è una delle mete imperdibili di un viaggio in Vietnam. Nel mezzo del Golfo del Tonchino, a est della città portuale di Hai Phong ,è un ampio braccio di mare punteggiato da una miriade di isole e isolotti di origine carsica.
E’ presente un numero molto limitato di insediamenti umani, consistenti in caratteristici villaggi galleggianti.
Il paesaggio è uno scenario d’estasi per chi ama le manifestazioni titaniche della Natura. Le bizzarre sagome delle formazioni rocciose richiamano le immagini più fantasiose, componendo un quadro sempre vario e sorprendente.
La baia è solitamente visitata con escursioni da Hanoi o crociere di due giorni che consentono di spingersi fuori dei sentieri battuti e visitare anche le baie di Lan Ha e Bai Tu Long.
Dopo aver navigato nelle sue acque ammirando il meraviglioso paesaggio circostante, ci ritroviamo in kayak, da soli, ad attraversare una grotta per finire in una sorta di cratere vulcanico con pareti alte più di 40 metri ricche di vegetazione… siamo come due bambini con il naso all’insù, la bocca aperta e gli occhi stupefatti… siamo solo noi e basta.
Nel pomeriggio visitiamo le Cave di Dau Go: giganteschi monumenti della natura e qui termina la nostra avventura vietnamita!
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Bangladesh Capitale:Dacca Moneta:Taka Periodo migliore: L’inverno (da novembre a febbraio)
2 Responses
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