Rovaniemi

Viaggio in Lapponia al villaggio di babbo natale

Questo più che un articolo di viaggio è una vera favola... Vi racconterò, infatti, di quando i nostri bimbi sono riusciti a realizzare un sogno grande, forse tra i più grandi di sempre.

Ma partiamo dal principio.

La notte del 24 dicembre, dopo aver lasciato latte e biscotti a Babbo Natale, Nora e Jago (i miei figli) sono andati a letto sognanti e speranzosi come ogni bimbo del mondo.

L’indomani non stavano più nella pelle. La voglia di andare a vedere se sotto l’albero avrebbero ricevuto i doni tanto attesi era alle stelle. Entrarono nella sala, in punta di piedi. Gli occhi curiosi giravano a 360 gradi. Ed ecco i pacchetti tanto desiderati. Mai si sarebbero aspettati ciò che stavano per scoprire.

Sotto l’albero, tra le luci colorate, una lettera stava per essere letta:

“Cari Nora e Jago,

 avrei tanta voglia di conoscervi di persona,

 vi aspetto a Rovaniemi (Lapponia) tra pochi giorni così potremo abbracciarci.

A presto,

vostro Babbo Natale”

Inutile dire la gioia esplosa nella casa al pensiero dell’incontro con Babbo Natale nel villaggio di Babbo Natale. La felicità la si poteva toccare.

“Bene ora si deve partire” dissi a gran voce.

“Andiamo a preparare gli zaini che ci aspetta una persona importante.”

Detto fatto pochi giorni dopo partivamo alla volta della Lapponia. In poco più di 3 ore e mezzo atterravamo a Rovaniemi, nella Lapponia finlandese.

Il grande giorno è arrivato. Grazie a Giver Viaggi e Crociere, che ha curato questa esperienza nei minimi dettagli, abbiamo potuto raggiungere il villaggio di Babbo Natale presto la mattina, prima dell’arrivo di tutti i gruppi e non. Avere l’opportunità di fare le prime impronte sulla neve fresca davanti alla casa di Babbo natale non è cosa da poco. Emozionati ci dirigiamo verso la casa dal tetto a punta.

 Nora mi guarda con gli occhi pieni di gioia per dirmi “ci siamo mamma… il momento è arrivato…”

Spingiamo una grande porta in legno.  Luci di Natale, pacchetti qua e là.

Degli elfi scappano dietro ad un mobile. Altri ci indicano la strada da seguire.

Il percorso è fatto da una passerella in legno con ai bordi montagne di pacchetti infiocchettati.

Ad un certo punto, Giorgio di Giver Viaggi, detto “il gigante buono”, fa segno ai bambini di guardare dentro ad un piccolo spioncino.

I bimbi più grandi si curvano, i più piccoli salgono su uno sgabellino con un occhietto chiuso e l’altro ben aperto per guardare dentro alla piccola lente tonda.

Cosa c’era dall’altra parte non lo saprò mai… perchè solo i bimbi hanno avuto modo di vedere e, come tutti i segreti, non vanno raccontati.

(Ho provato a chiedere qualche giorno dopo che cosa ci fosse stato là dietro, ma Nora mi ha detto chiaramente che se un elfo le ha detto di non dirlo lei non l’avrebbe fatto, chiusa la questione)… mi resterà questo dubbio per sempre… e forse mi piace pure questa cosa.

Attraversato il laboratorio e salite le scale ecco che ci troviamo davanti alla porta più importante. Là dietro c’è proprio lui…

Un elfo alla porta chiede di entrare una famiglia alla volta. Tocca a noi.

Un fragoroso “Buongiorno! come state?” ci accoglie.

Lo vediamo. Sorridente, grande, anzi gigante.

La barba lunghissima con boccoli bianchi.

Gli occhialini piccoli di vetro. Calze a strisce colorate in delle scarpe enormi. Mani grandi e forti.

Nora non ha detto una parola. Lo guardava curiosa ed emozionata. Aveva gli occhi ancor più grandi del solito. E’ riuscita a dargli un disegno che aveva fatto per lui qualche giorno prima. Jago che con la coda dell’occhio ha intravisto il suo elfo (quello che ogni anno gli viene far visita a casa nel mese di dicembre). Babbo Natale sa parlare tutte le lingue del mondo.

Mentre eravamo a chiacchierare con lui un elfo ci ha fatto un video e scattato foto.

(1 foto stampata 35 euro, 4 foto digitali più l’intero video: 70 euro).

C’è anche la possibilità che Babbo Natale dia un regalo al bambino, magari proprio quello tanto atteso. (basta accordarsi prima di entrare).

Noi essendoci andati nel periodo di Capodanno, era già passato da casa la notte del 24.

Un’emozione bellissima, non solo per i bambini. Un momento magico che ricorderemo tutti con grande gioia.

Ma non è finita qui!

Infatti il villaggio di Babbo Natale ha tantissime altre attrazioni, come ad esempio l’ufficio postale dove arrivano letterine da parte dei bimbi da ogni parte del mondo.

Ci sono molti bar e ristoranti dove prendere qualcosa di caldo tra una scoperta e l’altra.

Ma una delle attrazioni più belle è la linea del circolo polare artico. Proprio di fronte una web cam riprende 24 ore su 24 tutto ciò che accade e potrete salutare chi sta a casa, basta che si connetta a internet.  

C’è una bellissima passeggiata da fare tutt’attorno dove potrete vedere le renne e volendo farci un giro (a pagamento).  

Credetemi, non è semplice descrivere quello che abbiamo vissuto. E’ stato intenso, magico.

E’ come essere stati protagonisti di una fiaba.

Pochi viaggi resteranno impressi come questo. Il consiglio che vi dò è quello di andarci, magari nell’età “giusta” dei vostri bambini così da vivere ancor di più tutto questo incanto.

Ma non è ovviamente solo per i più piccoli, anzi. Penso che la magia del Natale risieda in ognuno di noi. Penso che dovremmo cercare di credere che tutto sia possibile, che tutto si possa avverare. Se dentro di te c’è un pò di questa luce non ti resta che partire. Fidati non te pentirai!

Il consiglio che ti diamo è quello di affidarti ad un tour operator professionale e di qualità. Giver viaggi e Crociere è una garanzia in questo campo.

Buon viaggio e che la magia inizi.

 Stefy

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