Capitale:
Road Town
Moneta:
Dollaro Statunitense
Periodo migliore:
Il clima è sempre favorevole, il periodo in cui i resort offrono il maggior numero di attività va da metà dicembre a fine aprile. La primavera è anche la stagione in cui il mare è più calmo e più adatto alla vela, al nuoto e allo snorkelling.
In una parola:
“If yo put yo ear a mango root, yo will hear de crab cough” (la pazienza è una virtù)
Vaccini:
Nell’arcipelago non c’è rischio di malaria, ma occasionalmente si registrano epidemie di dengue e di chikungunya, quindi proteggete la pelle dalle punture di zanzara.
Avvertenze:
– Evitate di mangiare pesci di grande taglia della barriera corallina, come il barracuda, che possono contenere la tossina all’origine della ciguatera.
A tavola:
Chi vorrà assaggiare la cucina creola potrà partire dal pollo in umido con riso e piselli o dal pesce fritto.
Esperienze da vivere:
Escursioni lungo bianche spiagge; Noleggiare una barca per visitare l’isola di Anegada – detta la “Misteriosa Vergine”; Bere una tazza di tè del bush, creduto il curatore di tutti i mali
Un tempo rifugio di bucanieri e briganti, le Isole Vergini Britanniche, ora attraggono equipaggi di marinai diversi, trainati da alisei costanti, ancoraggi ben protetti e un clima mite tutto l’anno. Lo sviluppo turistico, fortunatamente, è stato limitato da una politica fortemente ambientalistica! Qui troverete ampie spiagge bianche, acque cristalline, ritmi reggae alternati e mescolati ai vecchi classici britannici e tanto buon rum!
Il soffio costante degli alisei accarezza un canale disseminato di isole, lambite da deboli correnti e centinaia di baie protette.
Durante il suo secondo viaggio ai caraibi, Cristoforo Colombo fu condotto dai Caribi in un arcipelago di isole incontaminate che chiamò “Santa Ursula y las once mil virgenes”, in onore di una principessa del IV secolo stuprata ed uccisa dagli Unni. Santa Ursula resta ancora oggi un simbolo importante tant’è che è rappresentata addirittura nella bandiera locale.
Se ti avvicini alle Isole Vergini Britanniche dal mare, considerando la purezza della natura, non è difficile immaginare cosa potrebbe esser passato per la testa di Cristoforo Colombo nel 1493 quando battezzò questo gruppo incontaminato di circa 100 isole con il nome di: Sant’Ursula e le sue 11.000 vergini…
Cento anni dopo, i pirati inglesi Sir Francis Drake e Jack Hawkins cominciarono ad usare queste isole come base durante i loro attacchi alle navi spagnole.
Poi giunsero i corsari francesi ed i filibustieri olandesi, era noto che queste isole possedevano alcuni dei porti più sicuri ed incustoditi delle Indie Occidentali. Alla fine, tante località divennero noti covi di pirati.
Son rimasto abbastanza deluso da Road Town, la capitale, che ha veramente poco da offrire al visitatore curioso.
Gironzolando per il centro abbiamo visto le mura di HM Prison, la prigione del 18° secolo, una vera e propria fortezza adibita a carcere dove di notte capita sovente di sentire le voci e la musica provenienti dalle celle dei prigionieri che ascoltano la radio.
Che posto strano queste British Virgin Islands, una colonia britannica ma che di british non ha nulla! Si guida a sinistra, si usa il dollaro americano, sono presenti tutti i franchising a stelle e strisce più famosi… ah no… hanno la Union Jack come bandiera, pardon!
Quindi, se volete trascorrere una piacevole giornata in quest’isola, vi consigliamo di recarvi a Cane Garden Bay, il centro di Tortola. Trascorrete la giornata in questa spiaggia nord-occidentale nuotando nell’acqua turchese, noleggiando una barca o un kayak, facendo snorkeling e gustando l’ottimo cibo. Poi, quando il sole tramonta, la cittadina si sveglia e la musica dal vivo dei vari localini o bar come Quito’s Gazebo, Elm e Myett’s – vi accompagnerà per tutta la notte!
Siamo pronti a salpare! proseguiamo alla volta della magnifica St Maarten!
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