Capitale:
Oranjestad
Moneta:
Fiorino Arubano
Periodo migliore:
tutto l’anno
In una parola:
Bon bini (benvenuto)
Vaccini:
nessuno
Esperienze da vivere:
Lasciati incantare dalla Cappella di Alto Vista, simbolo dell’isola; Immergiti alla scoperta del relitto della SS Antilla; Scivola giù per le dune di sabbia del Parco Nazionale di Arikok
Chilometri di impressionante spiaggia di sabbia bianca, numerosi resorts all-inclusive e una graziosa capitale: Oranjestad, che ben si adatta anche alle brevi passeggiate preferite dai passeggeri delle navi da crociera.
Qui bisogna vivere l’isola come dei veri autoctoni: seguire le guide arubane in avventure in fuoristrada a Baby Beach, sotto le onde nel relitto della SS Antilla oppure a cavallo fra baie calcaree appartate. I tesori nascosti da vedere sono tanti.
Visitate le grotte con antichi disegni indiani, esplorate il Cunucu (campagna) dove probabilmente vedrete branchi di capre che vagano liberamente. Visitate una fattoria delle farfalle, il santuario degli asini e la fattoria degli struzzi. Lasciatevi stupire dalle antiche formazioni di massi giganti che nessuno è stato in grado di spiegare. Visitate la pittoresca cappella dell’Alto Vista risalente al XVIII secolo e quasi simbolo dell’isola visto che è rappresentata un po’ ovunque, persino sui francobolli!
Fate un’escursione al Parco Nazionale dell’Arikok scivolando giù per le dune di sabbia fino alla casa dell’Aruba National Beer: birreria Balashi.
Aruba, al largo della costa del Sud America, vicino alla parte occidentale del Venezuela, è una delle isole che compongono le isole ABC (insieme a Bonaire e Curacao). Con il suo clima temperato, quest’isola è perfetta per una vacanza tutto l’anno: le isole sono fuori dalla rotta degli uragani quindi è possibile andarci in vacanza anche a giugno, luglio, agosto e settembre (periodo in cui sarebbe meglio evitare i Caraibi).
Famosa per il clima perfetto e spiagge leggendarie; distese infinite di sabbia di alabastro baciate dai caldi mari scintillanti e abbracciate dai tronchi curvati dal vento degli alberi fofoti.
Condizioni di abbronzatura ideali, cieli inesorabilmente soleggiati, temperature calde, brezze rinfrescanti, bassa umidità e alcune delle migliori spiagge di sabbia bianca e polverosa del mondo.
Arriviamo di buon mattino nella bella isoletta di Aruba… il colore dell’acqua del mare comincia a diventare sempre più trasparente quando entriamo nel suo porticciolo.
La bandiera azzurra con la stella rossa sventola orgogliosa su un pilone…
Anche se l’olandese costituisce la lingua ufficiale, ad Aruba si parla il papiamento, un creolo-portoghese con influssi spagnoli, africani ed olandesi, quindi: Benvenuti, anzi “bon bini”, come si dice nella lingua locale, nell’isola felice!
Vista la meravigliosa giornata, ne approfittiamo per fare subito un salto in quella che è considerata una delle più belle spiagge al mondo: Eagle Beach!
Il bus Arubus viaggia lungo la costa ed in meno di 10 minuti ci porta in questa spiaggia da cartolina!
Sabbia bianca finissima, palme di cocco che donano un po’ d’ombra, un mare così trasparente che si può fare snorkeling quasi senza indossare la maschera.
Ci godiamo questa mattinata in relax con i nostri bimbi ed è proprio divertente giocare con loro sulla battigia mentre si guardano intorno, con occhi sgranati e stupiti!
Pur essendo una piccola isola, Aruba ha tanto da offrire!
Decidiamo di noleggiare un fuoristrada e fare un breve tour dell’isola. Il nostro autista ci racconta un po’ di storie ed aneddoti sull’isola mentre ci inoltriamo nella sua anima più nascosta.
Esploriamo l’affascinante terreno desertico, visitiamo le rovine delle miniere d’oro di Bushiribana, facendo un tuffo nel passato.
Dall’alto della “Roccia Casibari” abbiamo una veduta quasi a 360° di Aruba, da capo a capo, ricordiamo che questa è la più piccola delle ex Antille Olandesi.
In giro con il nostro fuoristrada abbiamo l’opportunità di vedere dove e come vivono i locali, la vera Aruba, quella lontana dai resorts 5 e 6 stelle della costa.
Mi colpisce molto un sentiero tra grosse piante grasse e spinose che porta alla piccola chiesetta “Alto Vista”, ai cui lati ci sono tutte le varie stazioni della Via Crucis e dall’alto del quale si gode di un magnifico panorama sul Mare dei Caraibi.
La pittoresca cappella di “Alto Vista”, una remota chiesa risalente al 1750 e presente ora su tutti i francobolli.
Kaweta significa “curioso” in lingua papiamento: è la parola perfetta per descrivere lo spirito d’avventura arubano.
Vi consiglio di scoprire il vostro lato wild facendo windsurf, kitesurf o navigando con un catamarano sulle calme onde limpide e turchesi o immergendovi sott’acqua, fra scogliere e relitti di nave o aerei sul fondo del mare.
Aruba è un’isola che si presta molto ad essere esplorata e vissuta all’insegna dell’avventura.
Dalle straordinarie meraviglie naturali facilmente visitabili a piedi, in auto o fuoristrada, alle entusiasmanti attività che caratterizzano coste e città, ci sono tantissimi modi per divertirsi, stuzzicare la curiosità e trovare la vostra vacanza avventurosa perfetta.
Noi, nel frattempo, rientriamo al porto.
Siamo pronti a salpare! Stavolta ci dirigiamo verso la deliziosa Bonaire!
Vento in poppa! Si va!
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