Capitale:
Bangkok
Moneta:
Baht
Periodo migliore:
La stagione ideale per un viaggio in Thailandia va da novembre ad aprile, periodo in cui il caldo non è eccessivo e le piogge sono meno frequenti. E’ anche quello in cui si concentra il maggior numero di feste. Marzo, aprile, maggio, luglio e agosto sono i mesi adatti per recarsi nelle regioni montuose del nord. Salendo di quota le temperature sono più miti.
In una parola:
Sawadee (buongiorno)
Vaccini:
La malaria è presente tutto l’anno, specialmente nelle foreste, in montagna e nelle zone di frontiera. Non si rischia di contrarla nelle città e nei principali resorts turistici.
Avvertenze:
– A Bangkok il traffico è particolarmente pericoloso.
– Non date da mangiare alle scimmie e non tentate di toccarle: possono essere aggressive e portatrici di rabbia.
– Per ragioni di sicurezza si raccomanda prudenza nelle aree al confine con il Myanmar
A tavola:
La cucina thai è squisita ma spesso piccante. Nei ristoranti, per fortuna, è possibile chiedere piatti poco piccanti e poco speziati. Provate piatti a base di pollo alla griglia (gai yahng), fritto (gai tort) o saltato in padella con arachidi (gai pat met ma-moo-ang). Una prelibatezza locale è il mango con riso glutinoso (kow nee-o ma-moo-ang). E poi street food in ogni salsa e ogni modo, qui siamo nella sua capitale mondiale!
Esperienze da vivere:
Noleggiare una bicicletta e perdersi nelle stradine senza tempo di Sukhothai tra antiche rovine e pittoreschi templi buddisti; Fare un corso di massaggi thailandesi in una delle tante scuole di Chiang Mai; Assistere ad un incontro di Muay Thai in uno stadio di Chiang Rai; Fare shopping direttamente dalla propria barca nei suggestivi mercati galleggianti non lontani da Bangkok.
La Thailandia, il Paese del Sorriso (questo è il significato di “Thai”), è una destinazione che attrae molti viaggiatori, da quelli alla ricerca del relax nelle meravigliose spiagge paradisiache, ai backpackers più avventurosi appassionati di trekking ed escursioni.
E’ una terra piena di contrasti e meraviglie che non smette mai di stupire!
Palazzi reali, spiagge da sogno e templi dorati permetteranno di immergersi in una cultura affascinante e antichissima e far vivere un viaggio indimenticabile.
E poi Bangkok, la “città degli angeli”, meta prediletta dei giovani backpackers, sogno degli amanti della storia, quella antica e gloriosa del Regno del Siam.
Noi l’abbiamo girata in lungo ed in largo viaggiando con i comodi bus locali.
Siamo partiti dalla capitale Bangkok e, lentamente, per gustare al meglio le sue bellezze, siamo giunti al confine nord con il Laos. Da lì ci siamo imbarcati e lungo il Mekong raggiunto Luang Prabang per la nostra avventura laotiana.
Ma il richiamo thai è troppo forte, con un volo interno da Udon Thani, siamo volati verso Phuket, Phi Phi Island e la nostra magica Koh Lanta!
Che possiamo dire di più di una terra che amiamo follemente e dove ci trasferiremmo subito?
Ecco il nostro racconto!
Il nostro itinerario suggerito (30 giorni) | |
sei giorni: | Bangkok, Ayutthaia |
quattro giorni: | Kanchanaburi, (visita Ponte sul Fiume Kwai ed escursione all’Erawan NP), Ratchaburi (mercato galleggiante) |
dodici giorni: | Sukhothai (visita all’Historical Park in bici), Chiang Mai (corso di massaggi thai e visita stadio di muay thai), Chiang Mai, Chiang Khong (imbarco sul Mekong per il Laos) |
dieci giorni: | Udon Thani, Phuket, Phi Phi Island, Koh Lanta (relax al mare) |
Una delle prime attrazioni che si visita in Thailandia, complice lo scalo aereo, è Bangkok.
Noi ci siamo stati più di una volta e adoriamo trascorrervi più tempo possibile perché ne siamo innamorati! Quando arriverete qui, verrete immediatamente travolti dai rumori, dagli odori, dagli ingorghi dei tuk tuk e dalla folla, vi ritroverete totalmente immersi nell’atmosfera di una città incredibilmente dinamica e viva!
Gli amanti del cibo di strada non rimarranno delusi anche perché la Thailandia è la capitale mondiale dello street food, visto che ci siete: perché non approfittarne e fare un corso di cucina locale? Noi l’abbiamo fatto ed è stato divertentissimo!
I Thai la chiamano “Krung Thep”, la “città degli angeli”, per noi è la porta dell’Oriente, perché da Bangkok è possibile raggiungere ogni luogo della Thailandia e del resto dell’Asia con brevi voli economici.
Bangkok è una città che si sviluppa lungo il fiume Chao Phraya quindi perché non viverla sull’acqua? Prendiamo un traghetto ed osserviamo la città da un’altra prospettiva!
La città vecchia, Rattanakosin, è uno scrigno di tesori: qui si trova il Gran Palazzo, uno dei luoghi più sacri della nazione, dove si incontrano templi dorati e Buddha di ogni forma e colore come quello di smeraldo all’interno del Wat Phra Kaeo, per citare il più venerato di tutti.
Da lì raggiungiamo il Wat Po, un gruppo di monaci buddisti si sta preparando per una festa religiosa che si terrà l’indomani. Qui potrete vedere la famosa statua del Buddha sdraiato lunga 45 metri.
Ci fermiamo a chiacchierare un po’ con loro.
Al tramonto raggiungiamo il Wat Tramit ed una Chinatown in fermento, ovunque baracchini che arrostiscono di tutto o che preparano zuppe di frattaglie, chi macedonie di frutta, chi noodles… ovunque si cucina e si mangia…
La spiritualità lascia spazio alla vitalità di Siam Square, con lo sky train che sfreccia in ogni dove e lascia comodamente esplorare le strade affollate di questa metropoli asiatica dello shopping, piena di smog e caos ma al tempo stesso di vita.
In barca, ci avviciniamo alla famosa Khao San Road, la via dei viaggiatori per antonomasia!
Davvero vivace con negozi colorati, bar, ristoranti e pensioni dove dormire in maniera davvero economica.
Una via piena zeppa di cartelli pubblicitari, tutti in inglese, che reclamizzano: “massage, free wi-fi, travel agency, laundry service…”, insomma tutto ciò di cui un backpacker ha bisogno.
Peccato che lo spirito hippies che diede vita a questa vecchia strada sia ormai solo un lontano ricordo.
Prima di lasciare la capitale assicuratevi di aver goduto delle 15 esperienze più interessanti da vivere a Bangkok!
Ayutthaya è l’antica capitale della Thailandia. Il Parco di Ayutthaya è stato ufficialmente riconosciuto Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO.
Dato che Ayutthaya è facilmente raggiungibile da Bangkok in autobus (1h 30), treno (2 h) o auto (45 min), è la destinazione perfetta per una gita di un giorno dalla capitale.
Esso racchiude al suo interno dei luoghi imperdibili tra cui il Wat Pra Si Sanphet, l’importante complesso di templi che originariamente custodiva la statua di Buddha ricoperta da 250 kg d’oro. Inoltre, il parco comprende l’antico tempio di Wat Ratcha Burana, il Wat Phra Ram e molto altro!
Fra le cose da non perdere: il tempio Wat Phra Mahathat da cui spicca la testa di Buddha inserita tra le radici dell’albero sacro.
Quando si è circondati da queste rovine, non è difficile immaginare la grandezza e la magnificenza che un tempo contraddistingueva il regno di Ayutthaya.
Se desiderate visitare Ayutthaya, potete noleggiare anche delle biciclette (per 50 baht al giorno), una moto o fare un tour in tuk-tuk o persino in barca visto che ad Ayutthaya si incrociano diversi fiumi.
Il momento migliore per farlo è sicuramente al tramonto!
Tenete presente che alcuni templi sono molto distanti tra loro, non vi consiglio di camminare per raggiungere i siti.
In due ore di minivan raggiungiamo la cittadina di Kanchanaburi, alloggiamo presso lo “Sugar Cane Guest House”: un bellissimo bungalow tutto in legno immerso nel verde a pochi passi dal “Ponte sul fiume Kwai”.
In quest’oasi di pace in cui dopo le 19 consigliano di “sussurrare” respiriamo un po’ di sana pace!
Kanchanaburi non fa parte del classico itinerario turistico ed è principalmente visitata da viaggiatori zaino in spalla alla ricerca di un luogo dove passare qualche giornata di relax. La città di per sé non è niente di eccezionale, l’attrazione principale è sicuramente il ponte sul fiume Kwai reso celebre dall’omonimo film.
Qui l’esercito giapponese tenne in schiavitù migliaia di prigionieri di guerra per fargli costruire oltre 400 km di linea ferroviaria tra la Thailandia e il Myanmar. Tra malattie, brutalità e malnutrizione, morirono oltre 16 000 persone durante la sua costruzione e i loro corpi furono sepolti lungo la ferrovia.
Se siete interessati alla storia, ecco i luoghi di interesse principali:
Oltre al Ponte sul Fiume Kwai, c’è un altro luogo (più allegro) da visitare nei dintorni di Kanchanaburi: il Parco Nazionale di Erawan.
Famoso per le sue cascate, considerate tra le più belle della Thailandia, ci sono in totale sette livelli e per esplorarli tutti ci vogliono almeno un paio d’ore, l’ingresso costa 300 THB.
Qui, potrete fare un tuffo (l’acqua però era gelida!), farvi fare una pedicure dai pesci del laghetto, camminare su un sentiero botanico lungo il fiume un incrocio di ponticelli, gradoni in pietra, liane, pozze verdi d’acqua, cascate, tronchi che fanno da ponti e che ti conducono a vedere alcune grotte naturali.
Per raggiungerle c’è il bus pubblico 8170 che parte dal terminal di Kanchanaburi (è possibile prendere il bus lungo la strada principale) ogni 50-60 minuti circa dalle 8:00 alle 17:00, 50 THB, 90 minuti circa. Consigliamo di partire presto in modo da evitare i numerosi gruppi di turisti.
Ratchaburi, cittadina famosa per il “mercato galleggiante”.
Un day trip che consigliamo di fare da Kanchanaburi!
È caratteristico vedere come in un luogo sommerso dalle acque ci si riesce ad ingegnare ed ad organizzarsi.
Tutta la vita si svolge sulle classiche canoe. Si compra, si vende, si mangia sulle piccole imbarcazioni!
Anche Sukhothai , come Ayutthaya è un sito UNESCO. Si trova a metà strada tra Chaing Mai e Bangkok quindi se viaggiate in macchina tra le due città vale la pena fare una sosta. In una giornata avrete abbastanza tempo a disposizione per visitare il meglio dei templi e dei resti dell’antica città perduta.
Old Sukhothai ci è piaciuta subito, sin dal primo approccio notturno, dopo un’intera giornata di viaggio in bus da Kanchanaburi via Bangkok.
Lo street food lungo la strada principale, il nostro amato 7eleven, ovunque pace, silenzio e tranquillità…
Manco il tempo di lasciare gli zaini nella nostra “Old City Guesthouse” che siamo in giro a gustare i tanti arrosticini di pollo, maiale, granchio o dolcetti al cocco!
Stamattina, noleggiate le bici, varchiamo il cancello del “Sukhothai Historical Park”.
Il parco è grande e raccoglie templi e stupa del sedicesimo secolo distribuiti su 3 aree:
Ci vorranno circa 4 ore per visitare le 3 aree in auto e una giornata intera in bici.
È tarda mattinata quando decidiamo di andare a magiare qualcosa… dove andare? Ma certo! Al mercato cittadino. Poche pedalate dopo siamo già beatamente seduti su una bancarella abbandonata a gustarci dell’ottimo pollo allo spiedo e due piattoni di ananas e cocomero!
Comodamente, in bus, raggiungiamo quella che è considerata la città più importante del nord della Thailandia nonché la più visitata: Chiang Mai.
Con oltre 1 milioni di abitanti all’interno dell’area metropolitana, è la quinta città del Paese. Circondata da foreste e montagne, è la casa di molti espatriati e nomadi digitali che la preferiscono alla più caotica Bangkok.
Chiang Mai è particolarmente famosa per il suo gigantesco mercato notturno che prende luogo ogni sera e dove puoi trovarci letteralmente di tutto.
Grazie a “couchsurfing“, siamo ospiti di David, un 70enne gallese, e di sua moglie Fern (thailandese) e nostra insegnante di massaggi: ebbene sì, abbiamo deciso di iscriverci ad un corso, full immersion, di massaggi thailandesi!
Tra meno di trenta minuti cominceremo il primo giorno di corso di massaggi. Ci hanno appena consegnato le nostre divise ed il taccuino per gli appunti
Full immersion di tre ore la mattina e quattro il pomeriggio… poco dopo: eccomi, piegato in due, con Fern che mi saltava addosso, mi tirava da un lato, mi stringeva dall’altro, pressava dei punti che conosceva lei, mi bloccava la pulsazione per poi rilasciarla lentamente pensavo tra me e me: “ma chi me l’ha fatto fare? Io volevo solo rilassarmi un po’!”
Nel break pomeridiano, mentre gustiamo una tazza di the e dell’ottima papaya appena sbucciata, comodamente spaparanzati su due poltrone: “Fern, pensavamo di fare un oil massage rilassante dopo lezione” – “Ok, vado subito a prenotarvelo!”
Una delle attività che consigliamo è quella di assistere a qualche incontro di Muay Thai: la famigerata boxe thailandese, una delle arti marziali più feroci e dure. Eccoci, seduti esultanti nel “Thapae Boxing Stadium”, attendiamo questo grande evento.
La Muay Thai, sport nazionale della Thailandia, è più di un semplice sport, è una vera e propria filosofia. Mi incanto ad osservare tutta la preparazione pre-match, i vari riti sacri o solo propiziatori. Le preghiere, le danze, i giri del ring… e poi il gong… una musica da incantatori di cobra che risuona in tutto lo stadio quasi ad ipnotizzare gli stessi lottatori che si studiano dondolando sul ring e si toccano leggermente con qualche calcetto…
Passano i rounds… trionfano i vincitori… gli sconfitti scappano via a testa china… c’è chi finisce al tappeto e si lamenta… chi posa per una foto dopo la vittoria…
Oggi è l’ultimo giorno dell’anno e noi gironzoliamo in canottiera e pantaloncino corto.
In serata, prima di raggiungere la piazza centrale piena di gente, ci fermiamo in un tempio a comprare una lanterna cinese da far volare nel cielo per augurarci un buon inizio d’anno…
Abbiamo scritto il nostro desiderio su uno dei lati… è stato emozionante anche perché ci ha aiutati ad accenderla un monaco buddista… giusto il tempo che la fiamma bruciasse l’ossigeno e 3… 2… 1… la nostra bellissima lanterna aveva preso il volo…
Con la testa rivolta verso il cielo, gli occhi si sono riempiti di meraviglia… Si vedeva solo la luna e centinaia di lanterne…
La città antica è facilmente visitabile a piedi e – tanto per cambiare! – ci sono numerosi templi che possono essere visitati (oltre 300 tra Chiang Mai e dintorni). I più popolari sono il Wat Phra Singh e il Wat Chiang Man ma ce ne sono molti altri sparsi dentro e fuori la città.
Wat Phra That Doi Suthep
Questo è considerato il tempio simbolo della città e si trova in cima a una collina, circa 15 km fuori dalla città. È possibile raggiungerlo in scooter, taxi o anche a bordo di un Songthaew (i pick up rossi con le panchine sul retro)
L’ingresso al tempio costa solo 30 THB ed è aperto al pubblico dalle 8:30 alle 15:30. Il tempio stesso è davvero impressionante così come la vista sulla città.
Dopo tre ore e venti di bus arriviamo a Chiang Mai. Decidiamo di fermarci un paio di giorni in modo da organizzare la lunga traversata sul Mekong verso il Laos!
Raggiungiamo l’isoletta di Dusit sul fiume Mae Nam Kok.
Lungo la strada rimaniamo colpiti dallo splendore delle tante pagode che impreziosiscono questa cittadina.
Cosa visitare a Chiang Mai:
Ma il nostro target odierno è il biglietto per Luang Prabang, in Laos.
Girovaghiamo per la città in cerca di informazioni utili ed alla fine riusciamo ad acquistare un passaggio in minivan per Chiang Khong, ultima città thailandese, da lì ci imbarcheremo e in due giorni, lungo il celebre fiume Mekong, raggiungeremo la nostra prima meta laotiana!
Trascorreremo un paio di settimane ad esplorare quest’altra meravigliosa Nazione, il Laos… ma questa è un’altra storia… prima di entrare nuovamente in Thailandia, ad Udon Thani per prendere un volo per Phuket alla scoperta di alcune delle sue isole più belle!
Lasciato il Laos alle nostre spalle, entriamo nella tranquilla Udon Thani, una cittadina che ha poco da offrire se non un comodo aeroporto asservito dai voli economici dell’amata Air Asia che ci condurrà nel sud della Thailandia! Prima tappa: Phuket.
Premesso che un viaggio in Thailandia non può considerarsi completo se non si vivono dei giorni in assoluto relax in una delle sue innumerevoli isole… Noi abbiamo optato per Phuket, Phi Phi e soprattutto Koh Lanta ma qui, davvero, avete l’imbarazzo della scelta e ovunque andiate non ve ne pentirete.
Eccoci nella celebre Phuket dopo un comodo volo di un’oretta!
Situata nel sud del paese, nel Mare delle Andamane, è l’isola più grande della Thailandia e sicuramente una delle più turistiche. Carina la Città di Phuket, un piacevole centro storico con graziosi edifici in stile cinese-portoghese e una strada principale fiancheggiata da caffè e boutique alla moda.
A Phuket, tutte le attività sono concentrate sul lato ovest dell’isola, in particolare vicino Patong.
Qui troverete anche una spiaggia molto popolare, così come una serie di hotel per tutte le tasche, dai grandi resort alle piccole pensioni e se vi piace divertirvi e far festa, questo è il posto perfetto!
Preferite invece rilassarvi e godervi la calma? Nessun problema, ci sono anche spiagge più tranquille sull’isola, come la spiaggia di Kata o la spiaggia di Nai Harn. Tuttavia, non aspettatevi di avere la spiaggia tutta per voi!
A Phuket è possibile fare tantissime attività: arrampicata su roccia, kite-surf, parapendio, inner tubing, 4×4, bungie jumping, zip lining, corsi di alta fune e immersioni subacquee.
Un consiglio importante: badate bene alla qualità dell’attrezzatura e cercate sempre di informarvi sull’affidabilità dell’agenzia alla quale vi rivolgete. Ogni anno si verificano diversi incidenti a causa del mancato rispetto delle norme di sicurezza.
Day trip suggerito? Sicuramente Phi Phi Island!
Queste isole sono famose grazie al film “The Beach”, con Leonardo Di Caprio. La famosa spiaggia di Maya Bay a Koh Phi Phi Leh è rapidamente diventata il luogo più importante da vedere durante un tour nel sud della Thailandia, magari day trip da Phuket!
Per vari anni, questa spiaggia è stata presa d’assalto da oltre 5,000 visitatori al giorno che hanno camminato in lungo e in largo su questo territorio.
Come immaginerete, questo turismo di massa ha avuto delle conseguenze disastrose per l’ecosistema locale e per i coralli. La situazione è diventata talmente grave che le autorità thailandesi sono dovute intervenire, e quindi la spiaggia è stata chiusa al pubblico dal 2018.
Ma non temete, potrete comunque vedere la spiaggia dalla barca durante la vostra gita di un giorno!
Inoltre, non avrete problemi a trovare luoghi per uscire e far festa.
Koh Phi Phi è molto vivace e la sua vita notturna è una delle migliori di tutta la Thailandia!
Koh Lanta, situata a circa 70 km a sud di Krabi, nel Mare delle Andamane, si raggiunge facilmente in barca da Krabi o Phuket, come abbiamo fatto noi.
Koh Lanta probabilmente non è fotogenica come le altre isole della regione (mancano i monoliti di calcare e le scogliere a picco sul mare) ma ha indubbiamente delle belle spiagge, prezzi più bassi e un’atmosfera decisamente rilassata.
Alloggiamo al Coral Beach Resort, semplici bungalow che danno direttamente sulla spiaggia.
Svegliarsi con il dolce rumore del mare, fare colazione con un ottimo mango accompagnato da saporite banane nella veranda impagliata… beh non ha prezzo!
Questo posto è davvero rilassante. Lungo la spiaggia ci sono diverse capannine aperte, amache dove potersi dondolare all’ombra di enormi palme da cocco…
L’isola è abbastanza grande e consiglierei di esplorarla in scooter e andare alla scoperta delle sue spiagge e della Old Town, la piccola cittadina colorata, silenziosa e caratterizzata da casette in legno sulle palafitte, barche coperte dalle reti dei pescatori e nell’aria una sensazione di pace.
Ecco le mie 3 preferite sull’isola:
In serata, dopo aver comprato un bel po’ di frutta, siamo tornati alle nostre capannine per ammirare uno dei tramonti più belli mai visti; il mare era rosa, il cielo sfumato di rosso, le nuvole galleggiavano tra mille tinte calde.
È bello restare a bocca aperta, con il naso all’insù e rimanere senza parole mentre gli occhi si riempiono dei regali che la Natura ci offre!
Da Koh Lanta, dovete davvero prendere in considerazione il tour delle 4 isole.
Nel corso di una giornata sarete in grado di visitare le isole di Koh Chueak, Koh Ma, Koh Mok e Koh Ngai.
Partirete con la barca al mattino e vi fermerete più volte per fare snorkeling ed esplorare la spiaggia sulle quattro isole, prima di tornare a Koh Lanta nel pomeriggio.
Dopo un’ora di mare raggiungiamo Koh Ma, un grande sperone roccioso, muniti di maschera e boccaglio ci immergiamo subito per il nostro primo snorkeling…
Mentre navigavamo su quelle acque cristalline sulle quali spuntavano ogni tanto piccole isolette vergini… pensavo che questi saranno stati gli scenari che i valorosi navigatori del 1500 avranno ammirato quando approdarono da queste parti per la prima volta.
Koh Mook, detta anche la grotta di smeraldo.
Indossiamo i giubbini di salvataggio perché la grotta è al buio e potrebbe creare problemi di claustrofobia.
In fila indiana, come dei cagnolini a mollo nell’acqua, un pochino intimoriti nuotiamo al buio illuminati solo dalla fioca luce della torcia della nostra guida thailandese…
Improvvisamente una curva ed ecco apparire dinanzi ai nostri occhi uno degli spettacoli più belli che abbia mai visto!
Sembra di essere all’interno di un cratere vulcanico.
Questa piccola oasi, usata un tempo dai pirati per nascondere i propri tesori, mi ha letteralmente abbagliato!
Mi giravo e rigiravo intorno con la bocca aperta. Dove siamo?
Un’oretta dopo, un po’ a malincuore, ci rituffiamo in quelle acque nere per raggiungere la nostra barca mentre la nostra mente volava e fantasticava di galeoni di corsari, battaglie di pirati, bandiere nere con teschi bianchi che sventolavano, casse di oro e tesori perduti!
Approdiamo nell’ennesimo paradiso terrestre: Koh Ngai.
Una lunga lingua di sabbia bianca che faceva da contorno ad un mare maldiviano….
Ci immergiamo in un mare di pesci colorati e dalle forme più disparate… i nostri amici thailandesi lanciano pezzi di ananas e cocomero mentre i pesciolini si accalcano incuranti della nostra presenza.
Che giornata entusiasmante… una di quelle che puoi dire di aver davvero vissuto!
Questo luogo è magico. È incantevole ed incantato.
Questa settimana di break mi sta dando una carica immensa.
Sento che tutto il mio corpo, la mia mente, i miei pensieri si stanno ammorbidendo, calmando…
E’ un luogo che consigliamo a tutti di vivere, ma di viverlo senza schemi o programmi per goderlo al massimo!
Domani si riparte e si ritorna, in bus, nella cosmopolita capitale!
Dopo tre bus, 14 ore di strada giungiamo nella turistica Khao San Road di Bangkok alle 05.30 del mattino.
Un piccolo break prima di lasciare l’amata Thailandia…
Lasciati gli zaini nella reception della nostra New Joe Guesthouse, decidiamo di viverci un po’ questa famosa strada ma ben presto finiamo in un laboratorio di tatuaggi… il resto lo immaginate… un ricordo perpetuo…
Da Bangkok potete raggiungere tutto il mondo! Noi consigliamo, se vi avanza qualche giorno, di prendere un bus per il confine con la Cambogia e da lì, in un paio di ora, raggiungere Siem Reap, le rovine di Angkor Wat ma questa è davvero un’altra storia!
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Bangladesh Capitale:Dacca Moneta:Taka Periodo migliore: L’inverno (da novembre a febbraio)
2 Responses
Davvero un articolo ben dettagliato e ricchissimo di informazioni. Grandissimi ragazzi!!
Grazie di cuore Danilo, felici che ti sia piaciuto e speriamo che sia utile per chi si appresta ad organizzare un viaggio fai da te in questa meravigliosa terra!