Capitale:
Kingstown
Moneta:
Dollaro dei Caraibi Orientali
Periodo migliore:
da Gennaio a Maggio
In una parola:
Pass me the sunscreen, please (passami la crema solare, per cortesia)
Vaccini:
Nessun vaccino
Esperienze da vivere:
Trekking sul vulcano La Soufrière passando attraverso le piantagioni di banane prima di raggiungere la sommità; Diving lungo i meravigliosi reefs di St Vincent; Un drink con Mick Jagger a Mustique
In questa porzione delle Piccole Antille sembra quasi che una divinità si sia divertita a gettare in mezzo al Mar dei Caraibi dei piccoli sassi che si sono, con il tempo, trasformati in isole (per la maggior parte microscopiche) circondate da spettacolari barriere coralline, ideali per fare snorkeling o immersioni. Solo dieci le isole abitate, fatto che rassicura su un turismo d’élite che garantisce riservatezza ed esclusività.
Saint Vincent e Grenadine formano una nazione composta da isole, famosa tra coloro che trascorrono l’inverno viaggiando sul proprio yacht, tra l’aristocrazia e tra le rock star, ma poco frequentata dalla maggior parte degli altri visitatori. Saint Vincent è un’isola gradevole, un po’ fuori mano e dalla costa frastagliata, mentre le altre 30 isole e atolli che formano le Grenadine sono tra le più frequentate mete crocieristiche dei Caraibi.
Queste 32 isole che compongono l’arcipelago di St Vincent e Grenadine – ex colonia inglese nelle Piccole Antille – sembrano fatte apposta per chi ama vivere il mare in barca. Vento costante, mare calmo e baie cristalline, la rendono la destinazione da sogno di ogni velista, ma anche di chi preferisce le comodità di una crociera in catamarano o su un natante a motore.
Proprio su queste isole resiste il fascino più autentico dei Caraibi, quelli non ancora raggiunti dal turismo di massa. Una vacanza in questo arcipelago, adatta a coppie e a famiglie, significa esplorare luoghi intatti e paesaggi incontaminati, oltre che andare alla scoperta delle tradizioni dei suoi abitanti. Dai festival annuali pieni di musica e colori, alla cucina caraibica – tra i tipici piatti creoli del posto si apprezzano la zuppa callaloo, crostacei e bul jol, un piatto a base di pesce e frutto dell’albero del pane – fino all’artigianato locale: sono tanti i modi per scoprire la ricchezza culturale della “terra dei beati”.
I nomi St Vincent e Grenadines richiamano alla memoria una serie di immagini esotiche ed idilliache di vita isolana. La fantasia non è lontana dalla verità.
Ecco infatti un arcipelago del Mar dei Caraibi non ancora molto sfruttato turisticamente: spiagge di sabbia bianca su isole deserte, acque cristalline che lambiscono la riva.
Approdiamo a Kingstown, l’animata capitale che conserva le caratteristiche dell’epoca coloniale grazie alle vie acciottolate percorse freneticamente dai suoi abitanti.
Adoro incrociare gruppi di studentelli che si recano a scuola, ciascuno con la propria divisa a seconda della scuola di appartenenza, questa è un’eredità lasciata dai britannici!
La lontananza di questa ed altre isole dal resto del mondo ha creato una cultura molto particolare, un forte desiderio di emulare ciò che si vede in TV. Le preferenze musicali sembrano strettamente legate alle varie generazioni. I rasta, non più giovanissimi, apprezzano i ritmi rilassati caratteristici di vecchie leggende come Bob Marley; i più giovani sono, invece, attratti dai rappers americani e cercano quasi di emularli anche nel look.
Kingstown è un piccolo centro turistico apprezzabile per la sua atmosfera tipica da Indie occidentali, nonché per il suo paesaggio ricco di bellezze naturali: dalle colline ricoperte di vegetazione alle spiagge dorate affacciate sull’azzurro intenso del Mar dei Caraibi.
Se si sale a visitare la fortezza, costruita nel 1806, si può abbracciare con lo sguardo tutto l’arcipelago, godendo di una vista spettacolare in grado di lasciare senza fiato anche il viaggiatore più navigato. Edifici in stile coloniale si alternano a case in stile creolo e a costruzioni in pietra e mattoni. La città rappresenta il principale porto del Paese ed è il luogo ideale per rilassarsi passeggiando per le sue vie acciottolate e affollate di venditori ambulanti e bancarelle che vendono pesce, rum e cioccolato.
L’atmosfera che si respira qui è davvero frizzante e costituisce il vero richiamo per i turisti.
In città esistono anche interessanti esempi di architettura locale, come la St. Mary Cathedral of the Assumption, che rappresenta un curioso mix di elementi romanici, gotici e moreschi.
Mi sarebbe piaciuto conoscere di più la cultura locale e le sue magnifiche isole ma il tempo è spesso tiranno per cui, a bordo di un PMV locale, stipati con i bimbi, passeggini ed una miriade di gente del posto, ci rechiamo a Villa Beach, una delle tante belle spiagge!
Siamo completamente appiccicati l’uno all’altro mentre passiamo lungo paesaggi di una natura sconvolgente, ricordiamo che qui hanno girato la trilogia “Pirati dei Caraibi”!
Trascorriamo tutta la giornata in relax al mare…
Siamo pronti a ripartire, come dei vecchi lupi di mare pensiamo già alla prossima tappa da sogno! In fondo, il bello dei Caraibi è proprio questo, tante isole paradisiache a breve distanza l’una dall’altra!
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Bangladesh Capitale:Dacca Moneta:Taka Periodo migliore: L’inverno (da novembre a febbraio)