libri di viaggio

Questa sezione è dedicata alla lettura, parte molto importante oltre che rilassante pre-viaggio! Qui abbiamo riportato una breve lista degli ultimi libri letti, con le relative recensioni. Son tutti titoli molto validi che oltre a dare qualche dritta, ci fanno anche a sognare ad occhi aperti. Naturalmente anche questo elenco sarà in continuo sviluppo!
Buona lettura!

“Questa è la parte più bella di tutta la letteratura: scoprire che i tuoi desideri sono desideri universali, che non sei solo o isolato da nessuno. Tu appartieni”.

La vita segreta di Petra

Cristina Cori
“La vita segreta di Petra” è il racconto di viaggio e di vita di Cristina in Giordania.
La sua esperienza la porterà a trasferirsi presso i Bdoul, la comunità dei beduini di Petra, e a conoscere una petra insolita e magica, sconosciuta ai turisti, fatta di passaggi segreti, notti nel sito archeologico e di una cultura al crocevia tra modernità e tradizione.
È una storia d’amore per questa terra e il suo popolo, punteggiata di riflessioni, storia, antropologia e passione

Russia coast to coast in transiberiana

Cristina Cori

Questo è il viaggio che Cristina Cori, ragazza romana dall’anima nomade, intraprende da sola alla scoperta di Russia e Mongolia.

In questo libro Cristina ci racconta i suoi 20.000 km via terra (andata e ritorno in treno) percorsi in quasi 4 mesi portandoci alla scoperta delle steppe mongole, di storie sovietiche, donne coraggiose e pionieri indomiti. Il tutto in platzkart, la terza classe del treno: un unico vagone senza scompartimenti in cui avrà il tempo e la possibilità di approcciarsi ai russi, scoprendo così una popolazione molto più aperta e calda di come ce la dipingono

Wanderlust – Nati per viaggiare

Filippo Buscaroli
Filippo ha ventisei anni, due lauree nell’ambito della comunicazione, una carriera da calciatore fallito alle spalle, tanti amici ma soltanto una manciata su cui contare ciecamente e l’eterna sensazione di non trovare il suo posto nel mondo.
Nel 2014 decide di mollare tutto e partire per l’Australia con un biglietto di sola andata e pochi soldi in tasca.
Non tornerà più indietro, quella che doveva essere soltanto un’avventura si trasforma nel suo stile di vita.
Questo libro racchiude i suoi primi due anni e mezzo di viaggio, attraverso disavventure e sacrifici, fondamentali per dargli la consapevolezza che avrebbe potuto veramente vivere viaggiando.
Ha vissuto e lavorato in Australia, Canada, Stati Uniti e viaggiato attraverso Asia, Oceania e America Latina tentando invano di curare la sua sindrome di Wanderlust.

198

Gunnar Garfors

“Ho visitato 193 Nazioni negli ultimi 10 anni, 3 nel 1992 e 2 nel 2000. Ho viaggiato da solo per 96 dei 198 paesi e con almeno un altro viaggiatore per il restante 102.

Ho visitato quasi tutti i paesi con mio fratello Øystein Garfors (35) e con i miei amici Andreas Munkelien (21) e Asbjørn Havnen (17).

Tutti e tre, insieme ad altri 9 amici e familiari, uniti nel viaggio celebrativo dell’ultimo paese “.

Buona notte Signor Lenin…

Tiziano Terzani

Nell’agosto 1991 Terzani si trova lungo il corso del fiume Amur, in Siberia, quando apprende la notizia del golpe anti-Gorbacev, che ha appena avuto luogo a Mosca. Decide di intraprendere subito il lungo viaggio che lo condurrà in due mesi, attraverso la Siberia, l’Asia centrale e il Caucaso, fino alla capitale. Un’esperienza eccezionale, fissata negli appunti, nelle riflessioni e nelle fotografie che compongono questo libro: una testimonianza in presa diretta di un evento epocale, una galleria di individui e popoli diversi, un panorama di città leggendarie, di luoghi sconosciuti, di vestigia del passato e di prepotenti segnali del nuovo che avanza. Un viaggio, e un libro, che ci ha consegnato l’istantanea del tramonto definitivo dell’impero sovietico

Pelle di leopardo

Tiziano Terzani

Terzani arrivò in Vietnam nel 1972. Vide e visse l’inferno di quei giorni e consegnò la propria esperienza di testimone della guerra al diario che l’anno dopo apparve col titolo “Pelle di leopardo”. Ritornò in Vietnam nel 1975 e fu uno dei pochissimi giornalisti occidentali testimoni della liberazione di Saigon. In “Giai Phong!”, pubblicato nel 1976, riferì i retroscena diplomatici e di guerra di quei mesi febbrili. I due libri, raccolti in un solo volume, descrivono non solo le battaglie e gli orizzonti di una guerra che fu il mito e l’emblema di una generazione, ma anche la sofferenza delle popolazioni civili e il loro cambiamento morale e materiale dopo la fine degli scontri.

La porta proibita

Tiziano Terzani

Nel febbraio 1984 Tiziano Terzani fu arrestato a Pechino, perquisito, interrogato ed, infine, espulso dal Paese. Per quattro anni vi aveva vissuto con la famiglia, cercando di sentirsi “cinese”: aveva mandato i suoi figli alla scuola locale, aveva raggiunto luoghi sconosciuti al turismo, aveva visto una Cina diversa da quella che appariva in superficie. Ricco di notizie e dati, di considerazioni ed impressioni, questo libro è al tempo stesso un reportage, un diario di viaggio, un saggio di sinologia contemporanea e l’appassionante romanzo di un’avventura umana.

Avventure in Africa

Gianni Celati

Questo libro mi ricorda la parte iniziale di “Caro diario” di Nanni Moretti. Là un uomo d’estate girava in vespa per Roma deserta, e questo dava l’emozione di vedere scorrere le immagini delle strade, le facciate delle case, il grande silenzio quotidiano, come se vedessimo e ascoltassimo tutto per la prima volta. In “Avventure in Africa” c’è la stessa emozione di veder scorrere le immagini della vita, come in un primo sguardo trasognato del mattino che riscatta tutte le esperienze di viaggio, sia quelle immaginate che quelle vissute.
Come quello di Nanni Moretti anche questo è un diario, che diventa un racconto a zig zag, spesso comico, e con un fedele studio della vita dei turisti. Sembra che un’invisibile macchina da presa segua l’uomo che scrive nel lungo tragitto attraverso il Mali, il Senegal e la Mauritania, soltanto per portarci a guardare il mondo con affetto.

“Quando penso a tutti i libri che mi restano ancora da leggere, ho la certezza di essere ancora felice”

Un indovino mi disse

Tiziano Terzani

Nel 1976 un indovino cinese avverte Tiziano Terzani, corrispondente dello “Spiegel” dall’Asia: “Attento. Nel 1993 corri un gran rischio di morire. In quell’anno non volare mai”. Nel 1992 Terzani si sente stanco, dubbioso sul senso del suo lavoro. Gli torna in mente quella profezia e la vede come un’occasione per guardare il mondo con occhi nuovi. Decide di non prendere aerei per un anno, senza rinunciare al suo mestiere. Il risultato di quell’esperienza è un libro che è insieme romanzo d’avventura, autobiografia, racconto di viaggio e reportage.

Quella volta che in viaggio…

Luciano del Sette

Raccolta di aneddoti, ricordi, micro-racconti e impressioni di un turista in venticinque anni di viaggi, ordinati per temi.

In Asia

Tiziano Terzani

Tiziano Terzani e l’Asia, una storia lunga una vita. Ma è Terzani a raccontarci l’Asia o è l’Asia a raccontarci Terzani? Difficile dirlo, tanto forte è il legame che quest’uomo ha deciso di stringere, fin dal 1965, con il più misterioso e contraddittorio dei continenti. Leggendo questo libro ci si trova a rivivere gli eventi che hanno segnato la storia asiatica degli ultimi trent’anni, a ripensare ai grandi ideali che l’hanno formata e ai protagonisti delle sue svolte, a dare uno sguardo al suo futuro. E al tempo stesso Terzani ci invita a prestare ascolto all’altra voce, quella dell’Oriente vero, vissuto nella sua quotidianità, in mezzo alle donne e agli uomini, alle difficoltà, ai contrasti, ai riti, alle curiosità…

Ebano

Ryszard Kapuscinski

Ryszard Kapuscinski si cala nel continente africano e se ne lascia sommergere, rifuggendo tappe obbligate, stereotipi e luoghi comuni. Va ad abitare nelle case dei sobborghi più poveri, brulicanti di scarafaggi e schiacciate dal caldo, si ammala di malaria cerebrale; rischia la morte per mano di un guerriero. Kapuscinski non perde mai lo sguardo lucido e penetrante del reporter e non rinuncia all’affabulazione del grande narratore.

Lettere contro la guerra

Tiziano Terzani

Questo libro raccoglie una serie di lettere inedite o anche pubblicate sul “Corriere della Sera”. Con queste corrispondenze – da Kabul, Peshawar, Quetta, ma anche da Orsigna, Firenze, Delhi e dal suo rifugio sull’Himalaya – Tiziano Terzani comincia un pellegrinaggio di pace tra Oriente e Occidente. Secondo l’autore infatti “non basta comprendere il dramma del mondo musulmano nel suo confronto con la modernità, il ruolo dell’Islam come ideologia anti-globalizzazione, la necessità da parte dell’Occidente di evitare una guerra di religione”, bisogna soprattutto capire, convincersi, credere che l’unica via d’uscita possibile dall’odio, dalla discriminazione, dal dolore è la non-violenza.

“Sapere che si ha qualcosa di bello da leggere prima di coricarsi è una delle sensazioni più piacevoli della vita”

Il giro del mondo in moto

Marco deambrogio

Marco Deambrogio ha una passione divorante, totale: andare lontano, vedere cosa si nasconde oltre la prossima curva… Dice di non essere un viaggiatore estremo, ma guardando le sue imprese riesce difficile credergli: dalla Nuova Guinea all’Amazzonia, spingendosi fino al Polo Nord con una spedizione russa. Forse tutto nasce quando legge, ancora ragazzino, i romanzi di Salgari, Stevenson e London, o forse quando sperimentò una prima fuga in motorino attraverso la Pianura Padana, sognando però di sfrecciare verso Pechino. Poi, nel 1996 ai voli di fantasia si sostituiscono i chilometri macinati con ogni mezzo: a piedi, con gli sci, in auto e, infine, in motocicletta. Scrive diari, seguendo l’esempio di celeberrimi predecessori. E un giorno, mentre attraversa l’outback australiano in jeep, è colpito da una visione folgorante: sui bordi della pista sabbiosa, in mezzo a quel nulla riarsa dal sole, c’è lo scheletro di una moto. Monumento a un temerario che ha fallito, avendo però tentato l’impensabile. Una follia, certo, ma perché tarparsi da solo le ali perché non progettare un viaggio ai confini dell’impossibile, tra guerriglieri e bufere di neve, poliziotti corrotti, geyser, capodogli e crateri misteriosi? In fondo, per fare il giro del mondo occorre assumere lo stesso atteggiamento che si ha in qualsiasi altro viaggio: affrontare una tappa per volta e assaporarle tutte.

La strada sbagliata

Peter Moore

L’autore, appassionato nostalgico della libertà degli hippy e amante dei viaggi – ma anche a corto di denaro – decide di compiere un’impresa davvero avventurosa: tornare da Londra nella natia Sydney viaggiando attraverso l’Europa, il Medio Oriente e l’Asia con un budget piuttosto limitato e senza mai “prendere il volo”. Romanzo on the road con immancabile sottofondo musicale, “La strada sbagliata” offre al lettore uno sguardo curioso su mondi e realtà molto diversi fra loro, regalando pagine di evasione e di libertà.

Le Porte dell’Arabia

Freya Stark

Freya Stark negli anni ’20 e ’30 del secolo scorso percorse – a piedi, a dorso di cavallo, cammello e asino, e con tutti gli altri mezzi localmente possibili – i territori medio-orientali dell’Islam, raccogliendo ogni sorta di materiale. In questo libro racconta il viaggio avventurosissimo dal porto di Aden fin nel cuore dell’Hadramaut sulle tracce delle scomparse ‘vie dell’incenso’ e degli altrettanto scomparsi imperi mineo, sabeo, imiarita. Viaggio che affronta da sola in quanto unico modo possibile per lo straniero di entrare in autentico contatto con un paese diverso e la sua gente.

La prima guerra del football

Ryszard Kapuscinski

Poco più che venticinquenne, Ryszard Kapuscinski parte nel 1958 per l’Africa e prosegue poi il suo inquieto percorso attraverso l’America latina e il resto del mondo. In questo libro il giornalista polacco offre le sue prime impressioni di osservatore attento della società e della politica di paesi lontani, come il Ghana, il Congo, il Sudafrica, l’Algeria, l’Honduras, il Salvador.

Farfalle sul Mekong

Corrado Ruggeri

E’ un romanzo della realtà scritto con il ritmo dello stile giornalistico. Banchetti nei villaggi di montagna della Thailandia, tra le tribù che coltivano oppio, con menù fisso a base di polpette di cane o cene vietnamite con il cobra presentato vivo e ucciso in diretta, per bere il sangue ancora caldo. Un viaggio tra la Thailandia e il Vietnam in cui il lusso turistico di Bangkok contrasta con la povertà e la poesia del Vietnam di oggi, in cui le ragazze della guerriglia, uccise combattendo, vestite nel loro nero costume tradizionale, hanno messo le ali e sono diventate le farfalle multicolori del Mekong.

“I libri ci danno un diletto che va in profondità, discorrono con noi, ci consigliano e si legano a noi con una sorta di familiarità attiva e penetrante”

Rhapsody in black

Giorgio Bettinelli

20.000 chilometri in Vespa, sei mesi e mezzo all’interno di un viaggio di 144.000 chilometri e tre anni e otto mesi dal Cile alla Tasmania: un viaggio attraverso Angola, Namibia, Botswana, Sudafrica, Lesotho, Swaziland, Mozambico, Zimbabwe, Malawi, Tanzania, Kenya, Etiopia e Gibuti, per completare il periplo, iniziato in Marocco, di un continente dove l’ingiustizia, la vulnerabilità e la tragedia sono elevate all’ennesima potenza, una Babele dove ragazzini dodicenni addestrati dai guerriglieri hanno già ucciso e bevuto il sangue dei nemici; dove la corruzione e la disonestà sono virtù per sopravvivere.

La fine è il mio inizio

Tiziano Terzani

Tiziano Terzani, sapendo di essere arrivato alla fine del suo percorso, parla al figlio Folco di cos’è stata la sua vita e di cos’è la vita: “Se hai capito qualcosa la vuoi lasciare lì in un pacchetto”, dice. Così racconta di tutta una vita trascorsa a viaggiare per il mondo alla ricerca della verità. E cercando il senso delle tante cose che ha fatto e delle tante persone che è stato, delinea un affresco delle grandi passioni del proprio tempo. “Se mi chiedi alla fine cosa lascio, lascio un libro che forse potrà aiutare qualcuno a vedere il mondo in modo migliore, a godere di più della propria vita, a vederla in un contesto più grande, come quello che io sento così forte.”

Vado verso il Capo

Sergio Ramazzotti

Una traversata dell’Africa, attraversando il Sahara senza fuoristrada, affrontando le salite di fango rosso e scivoloso nel cuore della giungla su una bicicletta arrugginita, usando ogni genere di mezzo – camion, treni merci, taxi, furgoni, traghetti, barchini – o andando a piedi e senza soldi per corrompere le autorità.

Il vecchio e il mare

Enest Hemingway

Ambientato a Cuba. La sua semplicità è intrisa di significato e la figura del vecchio è davvero strabiliante: la sua tenacia è ammirevole e esemplare. Finale insolito che contribuisce a dare realismo all’opera che, altrimenti, avrebbe potuto essere troppo tendente al moralismo.

Quel poco che abbiamo capito del mondo facendo i turisti per caso

Syusy Baldy e Fabrizio Roversi

Il volume è una piccola guida al pianeta Terra e ai suoi abitanti, scritta a due voci dai due noti viaggiatori dilettanti, uno pigro e pieno di fobie, l’altra incosciente e instancabile. L’uno preferisce le certezze, l’altra il mistero. Il libro non è il gadget della trasmissione: in esso ci sono le cose che i “Turisti per caso” non sono riusciti a raccontare con le immagini, ma che meritavano di essere fissate dalla loro penna. Le più belle e inquietanti albe del pianeta, il panico delle metropoli, i cibi più stravaganti, i costumi sessuali, gli equivoci della lingua… il tutto condito con utili consigli per il viaggiatore dilettante che troverà nel libro un curioso e divertente breviario per gli spostamenti planetari.​

“La lettura è il viaggio di chi non può prendere un treno”

Un altro giro di giostra

Tiziano Terzani

Viaggiare è sempre stato per Tiziano Terzani un modo di vivere e così, quando gli viene annunciato che la sua vita è ora in pericolo, mettersi in viaggio alla ricerca di una soluzione è la sua risposta istintiva. Solo che questo è un viaggio diverso da tutti gli altri, e anche il più difficile perché ogni passo, ogni scelta – a volte fra ragione e follia, fra scienza e magia – ha a che fare con la sua sopravvivenza. Alla fine il viaggio esterno alla ricerca di una cura si trasforma in un viaggio interiore, il viaggio di ritorno alle radici divine dell’uomo.

In India

William Dalrymple

Dalrymple ha vissuto a lungo in India, la sua vera seconda patria, per sei anni a Delhi e per quattro in giro per l’intero subcontinente: dalle fortezze dei signori della droga presso la frontiera nordoccidentale alle giungle delle Tigri Tamil, dai cocktail party di Bombay al tempio, nel Kerala, della dea Parashakti, “colei che siede sul trono di cinque cadaveri”. Questo libro è il ritratto di un’India sospesa tra antichissime tradizioni, il modello occidentale e la minaccia del caos: l’India dell’età di Kali, quella che precede la distruzione del mondo per mezzo del “fuoco di mille soli”.

Viaggio in Italia

Guido Piovene

Cominciò da Bolzano il viaggio in Italia di Guido Piovene e proseguì regione dopo regione, città dopo città, fino a coprire ogni landa, anche la più dimenticata. Durò tre anni buoni. Un’impresa senza precedenti dalla quale scaturì un libro senza precedenti, scrupoloso come un censimento, fedele come una fotografia, circostanziato come un atto d’accusa. L’Italia che Piovene visitò e descrisse è quella degli anni Cinquanta, tra ricostruzione e boom economico e che dovrebbe apparire, a uno sguardo contemporaneo, antica e lontana. Invece non è così. Piovene riesce, come un antropologo, a far emergere dal suo viaggio il carattere nazionale, quello immutabile, che resiste alle mode e ai rovesci della storia.

C’è di mezzo il mare

Matteo Scarabelli 

Il Mediterraneo, frontiera, margine indefinito, tra continenti, paesi, religioni, luogo di infiniti incontri e scontri. Il termine “Mediterraneo” significa “all’interno di una terra”, ma qual è questa terra? E chi sono i suoi abitanti? Matteo Scarabelli ha deciso di conoscerlo a modo suo, in bicicletta, pedalando 13.000 chilometri attraverso tre continenti, venti paesi, chiusure ermetiche, visti impossibili e insospettabili passaggi. Diventando un po’ marocchino, un po’ beduino, un po’ musulmano, un po’ ebreo. A casa di egiziani e albanesi ha scoperto le storie coraggiose di molti emigrati, da Abdel Fattah Hassan a Giuseppe Ungaretti. In sella alla fedele Ronzinante ha trovato ospitalità fantastiche, guerriglie e attentati terroristici, tè alla menta, cani arrabbiati e donne bellissime. Dieci mesi solitari in bicicletta, una piccola odissea dell’anima. Un viaggio matto intorno a un mare complicato. Difficile da digerire, impossibile dimenticare.

Il viaggiatore

Gary Jennings

Si dice che, mentre Marco Polo si trovava sul letto di morte, amici e conoscenti lo esortassero ad ammettere che tutte le avventure da lui narrate non erano altro che ignobili menzogne. Il vecchio condottiero allora si sollevò sui guanciali, maledisse tutti e dichiarò: “Non ho narrato neppure la metà di quello che ho veduto e fatto”. Jennings, in queste pagine, ci racconta proprio quello che Marco Polo, il grande viaggiatore, vide, visse e patì e che non fu mai raccontato.

“Ho scoperto prestissimo che i migliori compagni di viaggio sono i libri: parlano quando si ha bisogno, tacciono quando si vuole silenzio. Fanno compagnia senza essere invadenti. Danno moltissimo, senza chiedere nulla.’

La via crudele

Ella Maillart

Nel giugno del 1939 due giovani donne abbandonano l’Europa per partire a bordo di una Ford verso il Sol Levante. Il loro itinerario si dipana lungo l’Italia, la Jugoslavia, la Bulgaria, la Turchia, l’Iran e l’Afghanistan. Ma accanto a quello geografico le due donne seguono anche un secondo percorso, avventurandosi nel segreto della propria anima alla ricerca di nuovi equilibri. Un cammino segnato dal contrasto fra due diverse personalità: accanto all’autrice, prototipo di donna forte e liberata, viaggia infatti, nascosta sotto lo pseudonimo di Christina, una creatura fragile, Annemarie Schwrzenbach. Anche lei scrittrice, Christina tenta la strada più difficile: quella che potrebbe distoglierla dall’autodistruttività delle proprie scelte.

Sulla linea dell’Equatore

Mike Horn

Tre continenti, tre oceani, ventiquattro fusi orari, quarantamila chilometri tra terra e mare. Percorrere l’intera circonferenza del globo lungo l’equatore è impresa che solo un uomo malato d’avventura poteva compiere. Il suo nome è Mike Horn. La sua missione è Latitude Zéro.

Sulle ali di un Ape

Paolo Brovelli

Nel 1998, nell’ambito delle celebrazioni del cinquantesimo anniversario dell’Ape Piaggio, Paolo Brovelli e Giorgio Martino (architetto, fotografo, viaggiatore estremo) hanno progettato l’EurAsia Expedition: un itinerario di esplorazione e ricerca attraverso il continente eurasiatico. A bordo di due Ape TM703, appositamente allestite dalla Piaggio, sono partiti da Lisbona il 30 Aprile per arrivare a Pechino il 28 Novembre, dopo aver percorso 25.000 chilometri in 200 giorni, attraversando 20 Paesi ad una media di 120/130 chilometri al giorno. Mossi esclusivamente dalla grande passione per la scoperta, per il contatto con popoli diversi, dallo spirito d’avventura, hanno toccato – tra strade impervie, dissestate o semplici piste e niente più alcune delle regioni più remote e sconosciute (ma quanto mai affascinanti) della Terra. Dall’altopiano anatolico a quello tibetano; dai deserti del Turkmenistan alla pianura del Gange; dagli antichi centri carovanieri dell’Asia centrale alle città della Cina classica; dal Karakorum all’Himalaya. Paesaggi diversissimi, scenari etnici e politico-sociali agli antipodi, cercando di superare la distanza – fisica, ma soprattutto mentale – tra Oriente e Occidente, di ritrovare quel contatto tra le due civiltà che sembra sempre più destinato a perdersi.

Nelle terre estreme

Jon Krakauer

Nell’aprile del 1992 Chris McCandless si incamminò da solo negli immensi spazi selvaggi dell’Alaska. Due anni prima, terminati gli studi, aveva abbandonato tutti i suoi averi e donato i suoi risparmi in beneficenza: voleva lasciare la civiltà per immergersi nella natura. Non adeguatamente equipaggiato, senza alcuna preparazione alle condizioni estreme che avrebbe incontrato, venne ritrovato morto da un cacciatore, quattro mesi dopo la sua partenza per le terre a nord del Monte McKinley. Accanto al cadavere fu rinvenuto un diario che Chris aveva inaugurato al suo arrivo in Alaska e che ha permesso di ricostruire le sue ultime settimane. Jon Krakauer si imbattè quasi per caso in questa vicenda, rimanendone quasi ossessionato, e scrisse un lungo articolo sulla rivista “Outside” che suscitò enorme interesse. In seguito, con l’aiuto della famiglia di Chris, si è dedicato alla ricostruzione del lungo viaggio del ragazzo: due anni attraverso l’America all’inseguimento di un sogno. Questo libro, in cui Krakauer cerca di capire cosa può aver spinto Chris a ricercare uno stato di purezza assoluta a contatto con una natura incontaminata, è il risultato di tre anni di ricerche.

Il giro del mondo in barcastop

Alberto Di Stefano

Varcata da poco la soglia dei trent’anni, con un solido lavoro nella finanza milanese, Alberto Di Stefano decide di lasciare tutto e di partire per il giro del modo in barca a vela. Sogno di per sé non originale e sempre più frequente che si trasforma però in un vero e proprio nuovo modo di viaggiare. Il libro è il resoconto di un anno di viaggio all’insegna dell’improvvisazione, viaggio che, solo guardando indietro, si presta a essere strutturato in regole. Da una parte narrazione di viaggi e incontri, dall’altra manuale su come fare per costruirsi un’esperienza di barcastop minimizzando i rischi e sfruttando appieno i benefici.

“Sapeva leggere. Fu la scoperta più importante di tutta la sua vita. Sapeva leggere. Possedeva l’antidoto contro il terribile veleno della vecchiaia”

In vespa

Giorgio Bettinelli

Durante un soggiorno in Indonesia, Giorgio Bettinelli riceve in regalo una vecchia Vespa. Fino ad allora non aveva mai guidato un veicolo a due ruote. Dopo il suo “apprendistato scooteristico” attraverso l’Indonesia, decide di tornare in Italia per intraprendere un viaggio da Roma a Saigon, con la sua ormai inseparabile Vespa. Percorre 24000 chilometri, attraverso 10 paesi. Ciascun capitolo del libro è ambientato in una delle diverse nazioni e narra di strade in pessime condizioni, di paesi “difficili” o tormentati da conflitti e guerriglie interne, ma anche di momenti di sfrenata libertà, di paesaggi indimenticabili e incontri con le persone più svariate, sullo sfondo di un’Asia misera e opulenta, tragica ed esilarante.

Brum brum

Giorgio Bettinelli

Fra il 1994 e il 1995, Giorgio Bettinelli inizia il suo viaggio dall’Alaska alla Terra del Fuoco e fra il 1995 e il 1996 attraversa in Vespa i 52.000 chilometri che separano Melbourne da Città del Capo. Dopo le mille vicende e gli incontri della prima tappa, Bettinelli si avventura in un viaggio durato oltre tre anni che dal Cile lo porta alla Tasmania, attraverso Americhe, Siberia, Europa e Africa.

Il grande viaggio

Giuseppe Cederna

Nel novembre 1999 Giuseppe Cederna parte con alcuni amici per il Nord-Ovest dell’India, meta di un pellegrinaggio hindu verso le sorgenti del fiume sacro per eccellenza, il Gange. Guidato da una serie di coincidenze, percorre in auto e a piedi la via delle Sorgenti e delle Confluenze. Un racconto in cui si fondono lo stupore del cammino dentro una natura che ancora si manifesta come ignota e miracolosa, gli incontri straordinari, la riconquista – proprio attraverso il filtro della distanza – di una vicinanza al sé più profondo e alle immagini dell’infanzia.

In Patagonia

Bruce Chatwin

Dopo l’ultima guerra, alcuni ragazzi inglesi, fra cui l’autore di questo libro, chini sulle carte geografiche, cercavano il luogo giusto per sfuggire alla prossima distruzione nucleare. Scelsero la Patagonia. E proprio in Patagonia si sarebbe spinto Bruce Chatwin, non già per salvarsi da una catastrofe, ma sulle tracce di un mostro preistorico e di un parente navigatore.

Il cacciatore di aquiloni

Khaled Hosseini

Si dice che il tempo guarisca ogni ferita. Ma, per Amir, il passato è una bestia dai lunghi artigli, pronta a riacciuffarlo quando meno se lo aspetta. Sono trascorsi molti anni dal giorno in cui la vita del suo amico Hassan è cambiata per sempre in un vicolo di Kabul. Quel giorno, Amir ha commesso una colpa terribile. Così, quando una telefonata inattesa lo raggiunge nella sua casa di San Francisco, capisce di non avere scelta: deve tornare a casa, per trovare il figlio di Hassan e saldare i conti con i propri errori mai espiati. Ma ad attenderlo, a Kabul, non ci sono solo i fantasmi della sua coscienza. C’è una scoperta sconvolgente, in un mondo violento e sinistro dove le donne sono invisibili, la bellezza è fuorilegge e gli aquiloni non volano più.

Autostop per l’Himalaya

Vikram Seth 

“Ho sempre desiderato andare in Tibet, tuttavia so che questo desiderio è dovuto in gran parte al fascino che circonda l’ignoto. So molto poco sulla regione del Tibet e conoscerò per esperienza diretta il suo clima e la sua geografia. Non ho amici tibetani. Una foto del Potala, danzatori tibetani visti nel Darjeeling, un articolo o due sul Dalai Lama rappresentano tutto il mio bagaglio di conoscenza; di simili frammenti è formata la mia idea del Tibet. E in un certo senso il mio intento non è quello di fare un viaggio in Tibet, ma semplicemente di attraversarlo.”

Il mio volo polare

Roald Amundsen

Tra il maggio e il giugno del 1925 Roald Amundsen, il grande esploratore del continente antartico, guidò una spedizione a bordo di due idrovolanti e giunse ad un soffio dal sorvolare il Polo Nord. Un’impresa epica che vide un manipolo di uomini sfidare la natura in uno dei suoi aspetti più sorprendenti e terribili, i ghiacci eterni. Una lotta contro le intemperie, il freddo e le privazioni, ai limiti delle possibilità umane. Questo libro raccoglie i resoconti di quell’esperienza redatti da Amundsen e i suoi compagni. Una cronaca fedele di fatti realmente accaduti che ha tutto il sapore del più avvincente romanzo d’avventura.

In Afghanistan

Rory Stewart 

Nel gennaio 2002, poco dopo l’invasione delle truppe statunitensi, Rory Stewart imbocca il sentiero che da Herat porta a Kabul, in Afghanistan, attraverso le montagne di Ghor. Lo scopo del viaggio – tutto a piedi – è percorrere le “terre di mezzo”, luoghi non irraggiungibili, ma sicuramente non raggiunti dalla modernità. Il suo itinerario afghano, percorso cinquecento anni fa dall’imperatore indiano Babur il Grande, oggi è un sentiero impervio tra pietraie e valli innevate, reso ancor più pericoloso dalla presenza delle mine antiuomo. Chi vi si avventura con la necessaria lentezza ha però la possibilità di scoprire una natura straordinaria, le vestigia architettoniche e il misticismo di antichissime dinastie ormai estinte.

1000 posti da vedere prima di morire

Patricia Schultz

In giro per il mondo, continente dopo continente, qui c’è il meglio che il mondo offre: 1000 luoghi da vivere. Sacre rovine, grand hotels, natura incontaminata, villaggi, castelli, festivals, ristoranti, cattedrali, isole nascoste, opera houses, musei, e molto ancora. Ognuna ti spiega esattamente cosa visitare. Smettila di sognare e muoviti!

Professione peacekeeper

Andrea Angeli

Un appassionante libro pieno di vita vissuta intensamente. La storia di un amico in prima linea dal Cile di Pinochet alla Cambogia, dall’Iraq di Saddam Hussein a tutti i Balcani. Tanti aneddoti divertenti e curiosi ma altrettanti racconti che ti lasciano molto da pensare…. Caro Andrea, manca la parte afghana… Aspetto presto un continuo del tuo libro!

“Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere vorresti che l’autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira”

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