Transnistria

Capitale:
Tiraspol

Moneta:
Rublo transnistriano

Periodo migliore:
da aprile a settembre

In una parola:
Ura (cin cin)

Vaccini:
Nessuno

Esperienze da vivere:
Visitare un Paese che non esiste; Fare il bagno nel fiume Dnestr; Discutere con i poliziotti locali di infrazioni mai avvenute ma risolvere tutto pagando la loro “multa”.

Il Paese che non esiste

noleggiamo un taxi in ucraina per raggiungere la moldavia ma la tentazione di visitare un paese che nessuno riconosce è troppa. con non poche difficoltà, entriamo in transnistria

A bordo di una vecchia Skoda lasciamo Odessa, l’Ucraina e la spensieratezza di un luogo di vacanza molto piacevole! Ci dirigiamo verso Chisinau, attraverso la misteriosa Transnistria!

Ho sentito un mucchio di storie controverse su questo piccolo territorio russo-moldavo… è un’area che mi intriga molto! 

L’autoproclamata Repubblica della Transnistria (anche Transdnestria; Pridnestrovskaya Moldavskaya Respublika o PMR), mezzo milione di abitanti, è un paese molto curioso e sconosciuto ai più.

E’ uno Stato indipendente della Moldavia e, nonostante il suo governo autonomo, i Paesi membri dell’Onu non lo riconoscono

Piccolo lembo di terra tra la Moldavia (di cui fa parte) e l’Ucraina, a Est del fiume Nistro, è in realtà un Paese vero e proprio. Con le sue elezioni, il suo esercito, il suo governo, con la sua polizia e con il russo come lingua ufficiale. Il romeno è bandito, così come il leu, la moneta moldava. Qui gli acquisti si fanno con il rublo della Transnistria, le monete di plastica sembrano quelle del Monopoli. Ma non è un gioco, tutt’altro. Qui sono tutti serissimi.

Grandi casermoni sovietici si alternano a case di legno decorate nello stile dell’Europa dell’Est. I monumenti che si possono ammirare in città sono vecchi carrarmati che ricordano i tempi passati e le statue di Lenin che campeggiano nelle piazze, icone che si possono trovare ormai quasi solo qui.

C’è qualche piccola fabbrichetta come la distilleria Kvint, che produce un cognac celebre in tutti i Paesi dell’ex Unione Sovietica, c’è Aquatir, un’azienda che produce il miglior caviale di storione che si possa trovare, e c’è il gruppo Sheriff, che possiede pompe di benzina, supermercati e persino lo stadio della squadra di calcio locale.

Tiraspol (Transnistria)

Attraversiamo una serie di villaggi ucraini abbastanza isolati e dediti solo all’agricoltura, in un’oretta raggiungiamo la frontiera tra Ucraina e Transnistria. Ebbene sì, questo piccolo territorio, possiede una propria bandiera, un Parlamento, una moneta (rublo della Transnistria), posta, polizia, esercito e confini controllati da una propria forza di frontiera!

I controlli sono rapidi ed, in men che non si dica, ci dirigiamo verso Tiraspol, la sua capitale!

Tenete presente che la Transnistria è oggi un Paese fantasma, non riconosciuto. Il problema principale non sono tanto la criminalità organizzata, i trafficanti, e il mercato nero (non per i turisti, almeno) quanto la corruzione delle forze dell’ordine, che inventano trasgressioni per spillare soldi ai pochissimi stranieri che incontrano per le strade.
In mezz’ora di strada siamo stati fermati tre volte per: infrazione della velocità, passaggio col rosso e svolta non consentita! Tre multe molto dubbie… Se ci avessero fermati un’altra volta credo che avrei rinunciato a scoprire questa città! Tutto ha un limite…. Pure i soldi che mi possono spillare gratis!  

D’altronde, per un poliziotto locale un turista è un bel pollo da spennare. E non è che ti capiti davanti tutti i giorni, visto che questo è tra i Paesi meno visitati al mondo.  E’ di gran lunga il Paese meno visitato d’Europa, e si contende le ultime posizioni nel mondo con isole sperdute nel Pacifico.

Per anni ha continuato ad essere uno degli ultimi baluardi del comunismo; una terra dove sono ancora presenti monumenti a Lenin od ad altri eroi sovietici, perché, come mi spiega il nostro contatto Andrey Smolenskiy, responsabile del Transnistria-tour: non bisogna abbattere i segni del proprio passato! Quella è la loro storia e come tale va preservata!

Posta sulla riva orientale del Fiume Dnestr, teatro di una sanguinosa guerra civile (1990-92), questa repubblica filosovietica, proclamò, in modo unilaterale, la propria indipendenza dalla Moldavia ma non riconosciuta da nessun Stato al mondo.

Andreiy è molto orgoglioso della sua terra, com’è giusto che sia, ci racconta con passione tante storie ed aneddoti davvero interessanti!

Cominciamo la visita dal Teatro di Tiraspol, il luogo dove nel 1990 fu dichiarata l’indipendenza della Transnistria… ma cosa visitare qui?

All’estremità occidentale di ulitsa 25 Oktober c’è il carro armato sovietico su cui sventola la bandiera verde e rossa con la falce e martello giallo della Transnistria.

Dietro c’è il cimitero degli eroi con la tomba del milite ignoto vicino alla quale arde una fiamma perenne. “Non avete un nome ma le vostra gesta sono eterne”; recita la targa in russo.

Lungo questa via alberata e dalla pulizia impeccabile, la gente comune cammina a testa bassa.
Tutto è silenzioso, lento, smorto.
Troneggiano questi mastodontici edifici e monumenti dell’Impero Sovietico mentre la gente comune lotta per tirare avanti in una terra di cui il resto del mondo non sa assolutamente nulla.

Purtroppo non possiamo rimanere per la notte, serve un visto ed autorizzazione particolare e, per questa volta, ci accontentiamo di questo primo timido assaggio di questa terra che non c’è!
E mentre una giovane coppia di sposini scendono dalla loro auto per essere immortalati dinanzi al monumento più importante della nazione: il carrarmato sovietico… noi ripartiamo, con la nostra vecchia Skoda, da Tiraspol con numerosi dubbi sul futuro di questa sconosciuta repubblica che appartiene ad un altrettanto poco conosciuta nazione: la Moldova.

30 Responses

  1. Fantastico. Io mi sono affascinato a questa terra dopo che ho letto educazione siberiana e cominciato a seguire Nikolai lilin. In giorno ci andrò

  2. È un paese che sta sparendo. Ogni anno l’Ocse calcola che 20.000 persone vanno via e la natalità è bassissima. A Roma c’è una comunità di circa 10.000 transnistriani molto attiva.

  3. avevo trovato una guida su internet se non mi sbaglio si chiamava Andreji. Però era venuta una sua collaboratrice. Gentilissimi e molto professionali. Quello che mi ha dato fastidio è, quando ho detto che sono comunista e che sono un nostalgico sovietico, il loro stupore. Ho comprato una calamità di Stalin e la guida mi ha guardato storto (ma se le vendono si possono comprare). Ho cambiato 20 euro in rubli e addirittura ci ho pranzato (2 persone) e mi sono rimaste 5 euro che poi i ricambiato (giusto 2 rubli per ricordo). Bella esperienza, ma non ho incontrato comunisti

    1. Quanto è piccolo il mondo! Pensa che anche noi abbiamo avuto l’opportunità di conoscere Andreji che, con grande passione, ci ha raccontato della sua “strana” Nazione

  4. Good post (at last)!!! Definitely a very interesting place. It’s kinda fictional but also real, they have their own rubles version, own flag and yet they are not really a country. Besides all that, plenty of interesting sights and a good feeling of travelling back in time to see how things were back in the soviet days.

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