Capitale:
Basse-Terre
Moneta:
Euro
Periodo migliore:
da febbraio ad aprile
In una parola:
Bonjour! (buondì)
Vaccini:
Nessuno
Esperienze da vivere:
Visitare le sonnacchiose isolette di La Désirade e Marie-Galante con le loro spiagge disabitate; Esplorare la foresta pluviale nel Parc National de la Guadeloupe; Fare snorkelling nelle acque della Riserva Cousteau.
Prima che Cristoforo Colombo la avvistasse durante il suo secondo viaggio nel 1493, e le assegnasse il nome in onore della Madonna di Guadalupe, venerata in Estremadura, i Caribi che la abitavano la chiamavano “Karukera”, ovvero “l’isola delle belle acque”. Già, perché pur essendo paesaggisticamente molto varia, sono soprattutto le sue spiagge da cartolina che portano ogni anno a Guadalupa migliaia di turisti.
E così eccoci alla scoperta di questo meraviglioso paradiso caraibico.
Approdiamo a Pointe-à-Pitre.
Un arcipelago nel cuore delle Antille, 5 isole tra le isole, ciascuna caratteristica per la sua natura, per le sue spiagge e per la sua storia.
La Guadalupa è formata da due isole principali, Grande Terre e Basse Terre, collegate da un ponte, e dalle più piccole Les Saintes , Marie Galante e Désirade.
La Guadalupa é regione francese, quindi Europa a tutti gli effetti: si paga in Euro, la sicurezza sanitaria – indispensabile per passare delle vacanze serene all’estero e soprattutto ai tropici – é garantita. E’ un territorio sicuro, si presta ad essere visitata in tutta tranquillità, anche con bambini di tutte le età.
L’isola maggiore, che prende anch’essa il nome di Guadalupe, è divisa in due parti, Basse-Terre e Grande-Terre, separate tra loro da una laguna, la cosiddetta Rivière Salée; per la loro particolare conformazione, Guadalupe è nota come “l’isola farfalla”.
La Regione d’Oltremare comprende poi Marie-Galante; La Désirade e altre isole minori.
Qui si avrà la possibilità di vivere una vacanza all’insegna di natura, tradizione, bellezza: spiagge, foreste pluviali, un vulcano ancora in attività, la barriera corallina, due riserve naturali e le piccole isole che rendono l’arcipelago una destinazione dalle mille sfumature e colori.
La prima tappa non può che non essere il coloratissimo mercato cittadino. Ovunque andiamo, dobbiamo assolutamente fare un salto al mercato locale, solo in posti de genere puoi capire e conoscere più a fondo il luogo che stai esplorando. Vedi la sua gente nella propria quotidianità ed anche questo diventa un viaggio nel viaggio!
Decidiamo di raggiungere la pittoresca spiaggia di Le Gosier!
Attraversiamo il colorato mercato della frutta, poi quello ricco delle spezie ed infine quello pittoresco del pesce, con i pescatori che puliscono i vari pesci tropicali appena pescati.
In bus raggiungiamo Le Gosier e ci fermiamo a La Datcha, la spiaggia del posto: ottima scelta per chi vuole trascorrere qualche ora in totale relax in un posto non lontano da Pointe-à-Pitre.
Siamo gli unici turisti e ci rilassiamo tutto il giorno con i nostri piccoli!
Loro sgambettano sulla battigia con i piedini microscopici e con quell’acqua trasparente che ogni tanto li bagna sorprendendoli tutte le volte.
Il mare è bellissimo, tanti pellicani simpatici che volano, goffamente, a filo d’acqua, ogni tanto si tuffano per beccare qualche pescetto.
Invidiamo i locali o i francesi che vivono qui e che magari, per un break di un’oretta dal lavoro, raggiungono questo paradiso terrestre!
Ritorniamo in città ma il centro di Point-a-Pitre è piuttosto deludente: un dedalo di viuzze caotiche dove si vendono solo cineserie e roba chic!
Ricordiamo che Guadaloupe è un arcipelago formato da 5 isole molto diverse tra loro e proprio per questo motivo, molto interessante diventa la loro scoperta!
Scopriamole insieme!
Basse-Terre. Una natura selvaggia, belle spiagge, tante proposte di attività sportive tra mare, montagna e corsi d’acqua. Belle immersioni. Numerosi luoghi da visitare, sia storici che naturali. Molto caratteristica è Deshaies, un paesino di pescatori molto piacevole con i suoi ristorantini a bordo mare.
Grande-Terre. Lunghe bellissime spiagge chiare e lagune dai colori turchesi protette dalle barriere coralline. Ampi campi di canna da zucchero nonostante la modernizzazione sia ben presente a Grande-Terre attorno a Pointe à Pitre. Qui ci sono numerosi ristoranti e la vita notturna è la più movimentata soprattutto nelle zone di Gosier, Sainte Anne e St. François.
Les Saintes é spesso meta di escursioni giornaliere per la bellezza della sua baia (è considerata la terza baia più bella del mondo) e per la vicinanza a Basse-Terre.
In realtà, meriterebbe una sosta di qualche giorno per vivere da vicino una realtà unica, legata alla storia dell’isola e a quella della sua popolazione rimasta isolata dalla Guadalupa fino a qualche decennio fa.
Qualche sito storico da visitare. Le spiagge non sono eccezionali ma le acque sono semplicemente trasparenti con fondali marini tra i più belli; è un’ottima meta per gli appassionati di immersioni.
La Desirade, l’isola dalla storia più originale, propone un’atmosfera tranquillissima offrendo al turista un’oasi di pace, qualche bella spiaggia con ristorante, qualche luogo storico da visitare e delle piacevoli passeggiate da fare al calar del sole. E’ l’ideale per riposarsi e vivere i ritmi della pesca.
Infine resta Marie-Galante: un’isola ferma nel tempo e legata ai ritmi dell’agricoltura, qualche paesino affacciato sul mare e una natura voltata alla coltivazione della canna da zucchero con spiagge da cartolina quasi deserte, le più belle dell’arcipelago.
La nostra navigazione riprende! Tempo di dirigerci verso le isole di St Kitts and Nevis!
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2 Responses
Sono stata a Martinique e mi e’ piaciuta tantissimo, virtue andare anche a Guadalupe, vi chiedo gentilmente se avete consigli sugli alloggi. Grazie. Ora restiamo in casa, ma torneremo a viaggiare.
Ciao Angela, Martinica è molto carina come isola e ricca di attività, io la assimilo molto a Guadeloupe, sarà perchè entrambe pezzi di Francia ai caraibi, non so… sai che ci sono dei charter che collegano Guadeloupe direttamente con l’Italia? Questa potrebbe essere una buona dritta quando si organizza un viaggio in quelle zone ma, cercando di rispondere alla tua domanda, ti dico che noi, quando viaggiamo, cerchiamo di prediligere le sistemazioni locali stando alla larga dai grandi alberghi occidentali. In questo modo vivi più da vicino la realtà di un luogo.