L’Umbria è una regione ricca di arte, cultura, storia, buona cucina e religione. Si passa dagli archi di ingresso e dalle cinte murarie delle città di epoca etrusca e poi romana, fino all’età medievale, con piazze ricche di edifici costruiti all’epoca delle Signorie e dei Comuni.
Per noi ogni scusa è buona per tornarci! Ed ogni volta ci soffermiamo in una città diversa anche perchè qui si ha davvero l’imbarazzo della scelta! Stavolta eccoci nella bellissima Assisi!
Nonostante sia un piccolo borgo, sono tante le attrazioni da visitare sia religiose che non. Per visitare la città bastano uno o due giorni, se state organizzando un weekend fuori porta è una delle mete perfette per qualche giorno ma se venite qui non perdete l’occasione di prolungare il vostro soggiorno… a pochi km ci sono alcuni dei borghi più belli dell’Italia medioevale! Non lasciatevi sfuggire l’occasione!
Un angolo di paradiso definito da Giosuè Carducci: “Una gran bella cosa, paese, città e santuario”. Si trova arroccata in cima a una collina che guarda sulla valle. Inoltre, è particolarmente amata poiché ha svolto un ruolo fondamentale nella storia del mondo: da qui è partito San Francesco per cambiare, o almeno provare a farlo, la Chiesa.
A 4 km dal centro di Assisi si trova la seconda chiesa più importante legata a San Francesco: è la Basilica di Santa Maria degli Angeli costruita per inglobare e proteggere alcuni luoghi emblematici della vita del Santo.
Prima di tutto la Porziuncola, la piccola chiesetta ospitata nella Basilica in cui San Francesco compose il Cantico delle Creature e morì il 3 ottobre 1226. La chiesetta prende il nome da “Portiuncula”, che letteralmente indica la piccola porzione di terreno su cui sorgeva. Questa chiesetta fu una delle prime tre ad essere restaurate dal Santo che ne fece il centro del Francescanesimo: qui ha la visione in cui Gesù gli conferisce l’Indulgenza conosciuta come “Indulgenza della Porziuncola” o “Perdono di Assisi”, approvata poi dal Papa Onorio III.
La Porziuncola raduna ogni anno i suoi frati che vanno in giro per il mondo ad annunciare il Vangelo. Nella Basilica c’è anche il Transito, un vano in pietra in cui si trovava l’infermeria del convento, dove San Francesco passò gli ultimi giorni della sua vita e morì la sera del 3 ottobre 1226.
In un’ala della Basilica si conserva il roseto. Tale luogo è famoso per un avvenimento che ha coinvolto il Santo: una notte, infatti, San Francesco, preso da forti dubbi e dal rimorso del peccato, si rotolò nudo nel roseto spinoso. Tale roseto, narra la tradizione, al contatto con il corpo del Santo perse tutte le spine così da non arrecargli alcun danno. Ancora oggi il roseto fiorisce senza spine.
Dalla Basilica incomincia la “strada mattonata”, tre km, fino ad Assisi. Questa camminata è di grande fascino non solo religioso perché collega i due più significativi luoghi francescani, ma anche naturalistico per i tanti scorci che essa offre. Ogni singolo mattoncino è stato donato da un fedele e riporta il proprio nome e città di provenienza, ed è stata realizzata dopo il terremoto del 1997.
L’UNESCO ha dichiarato l’intera città di Assisi e gli annessi luoghi francescani: “Patrimonio Mondiale dell’Umanità”.
Assisi, luogo spirituale, città simbolo della Pace, è una deliziosa cittadina medievale dove spicca la meravigliosa Basilica di San Francesco. Essa guarda dall’alto un borgo medievale fatto di stradine e vicoli sempre in salita; l’atmosfera di serenità e di preghiera che caratterizza tutto il centro sembra quasi un omaggio dovuto al Santo Patrono d’Italia.
Erano passati solo due anni dalla morte di Francesco che Frate Elia, il suo successore, ricevette in dono un piccolo pezzo di terra sul Colle dell’Inferno dove fino a un po’ di tempo prima si impiccavano i condannati.
Vista da lontano sembra una roccaforte unica ma è in realtà composta da due chiese sovrapposte: la Basilica inferiore e quella superiore e una cripta con la tomba del Santo. Nelle due chiese è stata scritta la storia dell’arte italiana: ci hanno lavorato Cimabue, Giotto, i Lorenzetti, Simone Martini. Tra le tante opere sono da ricordare: il ciclo completo delle Storie di San Martino dipinto da Simone Martini; la Cappella della Maddalena da Giotto; nel transetto c’è un affresco di Cimabue e otto Storie dell’infanzia di Cristo dipinte da Giotto.
Nella Inferiore c’è la Cripta con i resti di San Francesco. Semplice, scavata nel muro e circolare come il Santo Sepolcro, c’è l’urna di pietra rinchiusa da sbarre in due griglie di ferro nella quale fu trovato il corpo del santo. Sopra la tomba brucia una lampada con l’olio offerto ogni anno da una regione italiana diversa.
A pochi passi dalla Basilica di San Francesco, troverete il Museo MUMA, ingresso gratuito e molto originale nel suo genere: a renderlo unico è stata la scelta fatta dai Frati Cappuccini dell’Umbria di trasformare un museo missionario tradizionale in un museo interamente multimediale e interattivo.
È un museo storico, etnografico, antropologico, missionario che permette di incontrare su più livelli la regione dell’Alto Solimões, il suo inesauribile patrimonio di flora e fauna, la nazione indigena dei Ticuna e il mondo multicolore brasiliano, i frati cappuccini – prima umbri poi brasiliani – che lì hanno costruito chiese, ospedali, scuole, fabbriche.
Santa Chiara: affascinata dalla predicazione di San Francesco, a 18 anni fuggì dalla sua ricca famiglia per unirsi a Francesco e ai primi frati presso la chiesetta di Santa Maria degli Angeli, già da allora chiamata Porziuncola.
Ben presto si trasferì nella chiesa di San Domenico dove, raggiunta dalle sorelle Agnese e Beatrice e dalla madre, fondò l’Ordine delle Clarisse. Qui visse e morì dopo 42 anni.
La chiesa di Santa Chiara fu costruita subito dopo la morte, proprio vicino all’antica chiesa di San Giorgio, che fino al 1230 aveva custodito le spoglie di san Francesco. Dietro una grata ci sono alcune importanti reliquie della santa e di San Francesco. Dalle scale, situate a metà Basilica, si accede anche alla Cripta con il corpo della Santa.
Se avete un po’ di tempo in più da passare ad Assisi è una buona idea arrampicarsi fino alla Rocca Maggiore di Assisi.
Da più di 800 anni il bastione domina la cittadina di San Francesco e la campagna circostante.
Distrutta dalla popolazione in rivolta, la Rocca fu ricostruita 1365 e faceva parte della rete di castelli costruiti per difendere lo Stato Pontificio. Abbandonata nel 1600, è arrivata quasi intatta fino a noi. Oggi offre una passeggiata suggestiva tra mura secolari e una magnifica vista su Assisi e i dintorni.
Siamo in Umbria quindi c’è da aspettarsi una cucina genuina, di sostanza, con prodotti del territorio serviti in modo tradizionale. Di solito apre il pasto un tagliere con Umbricelli, miele, bruschette con l’eccezionale olio locale (DOP Assisi) e il tartufo.
Tra i primi sono protagonisti gli stringozzi e gli umbricelli, tipi di pasta fatta a mano molto doppia che si accompagna a sughi di maiale o cacciagione (lepre, cervo). Tra i secondi l’eccellente carne locale, il pecorino di Assisi.
Assisi ha un dolce tipico, la Rocciata, una specie di strudel fatto con mele.
Per i vini, basta solo ricordare che la zona di Assisi ha 5 DOC: Grechetto, bianco, rosato, novello, rosso.
In questa Regione famosa per l’accoglienza avrete solo l’imbarazzo della scelta, di nuovo! Noi consigliamo di cercare un hotel a Santa Maria degli Angeli in modo da godere della visita di Assisi durante il giorno e avere più possibilità di movimento con la propria auto.
Ci sono infinite proposte e noi ne abbiamo selezionate ben due, molto diverse tra loro!
Noi ci fermiamo presso il “Dal Moro Gallery Hotel”, uno degli alberghi più belli della zona, a soli 50 metri dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli.
Un hotel di design, raffinato, moderno ed elegante, gestito con grande professionalità ed umiltà, dote rara oggigiorno.
La gentile Alessandra ci dà il benvenuto raccontandoci la storia di questa struttura che, dal 1890, accoglie turisti da tutto il mondo. Fondato dai suoi avi, si rinnova costantemente curando ogni singolo particolare con gusto e praticità, anche grazie all’arte dei tanti architetti che qui hanno lavorato.
Stanze molto funzionali e dotate di ogni comfort, doccia che, con la cromoterapia, ti aiuta a rilassarti ancor di più, dopo aver “peregrinato” in lungo ed in largo per queste città sacre!
Al mattino, grazie alla passione ed alle idee innovative di Roberto, la colazione diventa un vero e proprio rito!
Croissants ripieni fino alle punte, dolci home made di alta qualità, un intero reparto bio con semi, bacche e frutta secca. Tutta l’area del salato meriterebbe una decantazione a sé: salumi, formaggi umbri, tortine con patè di carote e patate, gustose sfoglie ripiene contribuiscono a rendere questa colazione ricca ed invitante!
Altra soluzione, a pochi passi dalla Basilica della Porziuncola di Santa Maria degli Angeli, quasi di fronte è: l’Hotel Franco Antonelli!
La vicinanza alle principali arterie stradali, permette ai suoi clienti di raggiungere agevolmente altre città d’arte umbre, offrendo la possibilità di immergersi nella natura, assaporare la tipica cucina umbra, vivere nella storia, e la cristianità dei luoghi francescani, provando genuine sensazioni che tonificano lo spirito ed il corpo. Inoltre, se sei un patito della celebre “Vespa” o “Lambretta”, qui troverai numerosi cimeli storici!
Siete pronti? Si parte!
Cibo, cielo, sacro, profano, cultura, tradizione: l’Umbria è proprio il cuore pulsante dell’Italia!
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2 Responses
Buonasera,
articolo splendido, pur amando la mia Umbria e la mia Assisi non avrei saputo fare di meglio, unico cruccio è non aver potuto confrontarmi e parlare con voi visto il superlavoro che ci è capitato in quei giorni, inaspettato anche se naturalmente benvenuto. Se tornerete saremo ben felici di ospitarvi e sederci a bere qualcosa insieme. Buonasera serata e auguri per il prossimo viaggio, cordiali saluti
Antonella
Grazie mille cara Antonella,
l’Umbria è una regione che ci sta particolarmente a cuore e tornarci, ogni volta, per noi è una gran gioia!
Grazie