Arabia Saudita

Capitale:
Ryadh

Moneta:
Riyal

Periodo migliore:
La primavera (da metà marzo a fine aprile) e l’autunno (da fine settembre a fine novembre), quando il caldo non è troppo intenso, sono le stagioni migliori per un viaggio qui. 

In una parola:
Salam Aleykum (buongiorno)

Vaccini:
Nessuno

Avvertenze:
– Le città sacre di La Mecca e Medina sono accessibili solo ai musulmani pertanto dimostrate il giusto rispetto;
– Evitate le zone di confine con l’Iraq;
– Non sottovalutate le escursioni termiche nel deserto.

A tavola:
Il pane (khobz o pita) è squisito e presente ad ogni pasto sulla tavola. I carnivori apprezzeranno gli shawarma, sandiwch ripieni di carne di montone o pollo cotto allo spiedo, che si vendono ovunque. 

Esperienze da vivere:
Passeggiare tra i vicoli senza età di Jeddah; Visitare l’esterno della leggendaria Moschea di Medina; Incantarsi dinanzi alla spettacolare al Ula al tramonto; Per i musulmani: Visitare la sacra Mecca.

Ultima frontiera del turismo

Gli antichi edifici di Jedda, la spiritualità di La Mecca o Medina, la storia millenaria di Al Ula fino ala modernità di Ryadh. L’Arabia Saudita si apre al turismo!

Arabia Saudita, luogo di nascita e sede spirituale dell’islam. Per i musulmani, le città della Mecca e Medina, che videro le predicazioni del profeta Maometto, non hanno pari al mondo. Un viaggio qui è una vera esplorazione in un Paese che si è appena aperto al turismo internazionale. Ricordiamoci che l’Arabia Saudita ha aperto le sue porte a settembre 2019 e che, finora, è stata abituata a ricevere un unico tipo di turismo, quello religioso: sono tre milioni i musulmani stranieri, infatti, che ogni anno compiono il pellegrinaggio verso la Mecca.

C’è una gran differenza tra Jeddah (molto più aperta) e il resto dell’Arabia, soprattutto nei confronti delle donne. Fino a tre anni fa non potevano guidare e avevano ancora l’obbligo dell’Abaya, ora la storia è in continuo mutamento e l’intera società è in una fase di accelerata modernizzazione e globalizzazione tanto che si pensa all’Arabia Saudita come la futura Dubai!

I paesaggi sono maestosi nella parte ovest con scenari di deserto e wadi molto belli. La parte est è caratterizzata dal deserto del Nafud e molto ricca di storia e ambienti autentici.

Le formalità per l’ottenimento del visto ora sono molto semplici anche se alquanto costoso tuttavia, per chi giunge in questo Paese via mare, come è successo a noi, potrà richiedere un visto “transit by sea” al modico prezzo di 25 USD circa invece dei 130 USD per chi vi giunge via terra o aerea!

Il nostro itinerario suggerito (10 giorni)

tre giorni:

Jeddah (visita Al Balad, centro storico, passeggiata lungo la Corniche), La Mecca (solo per i musulmani)

due giorni:

Yanbu, Medina (visita all’esterno della Moschea del Profeta)

tre giorni:

Al Ula, Diriyah, Hail 

due giorni:

Ryadh

Jeddah (Arabia Saudita)

Situata sulla costa del Mar Rosso, è una delle città più importanti del Paese, nonché la porta di accesso all’Arabia Saudita, dato che per secoli è stato il punto in cui arrivavano mercanti e pellegrini. Ancora oggi è il punto di partenza per giungere poi alla Mecca e a Medina durante il pellegrinaggio che i fedeli mussulmani devono compiere almeno una volta nella vita.

Nessuna città saudita è stata più aperta alle influenze esterne di questo antico porto, attraversato da mercanti, artisti internazionali e pellegrini diretti alla Mecca.

Perdetevi tra i vicoli di Al Balad, il centro storico di Jeddah, dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, è uno dei quartieri più suggestivi del paese, con strette viuzze tra antiche case di mercanti che conducono a suq profumati di spezie e sfavillanti panetterie tradizionali. Gli spazi vuoti sono diventati eccentrici caffè o gallerie d’arte.

Passeggiate lungo la Corniche: il Lungomare di Jeddah, lungo 4,2 km, è stata trasformato in un luogo di moli, baie balneabili, ristoranti e lussureggianti percorsi pedonali e ciclabili.  

Incantatevi dinanzi la fontana di Re Fahd, a più alta del mondo con i suoi 300 metri e con il suo grande getto d’acqua acceso fino a mezzanotte e visibile in tutta la città.

Poiché la fontana pompava l’acqua di mare del Mar Rosso, ruggine e corrosione erano particolarmente temute dai costruttori. Venne creato un sistema di filtraggio con cui, prima di raggiungere la pompa, l’acqua passasse attraverso diversi filtri per purificarla da sporco, sabbia e sostanze organiche. La fontana venne poi illuminata da 500 LED ad alta luminosità progettati per resistere alla caduta continua di migliaia di tonnellate d’acqua.

La Mecca (Arabia Saudita)

Per i musulmani l’opportunità di visitare la Mecca è la massima benedizione. Questa è la città più santa dell’Islam: il luogo di nascita del profeta Maometto e la città in cui gli fu rivelato per la prima volta il Corano. È anche un appuntamento fisso nella vita quotidiana dei musulmani osservanti, che si orientano verso la Mecca per pregare cinque volte al giorno. Il pellegrinaggio annuale dell’Hajj alla città è uno dei cinque pilastri della fede ma milioni di persone si recano in città tutto l’anno per compiere anche il più breve pellegrinaggio dell’Umrah.

La stragrande maggioranza dei visitatori sono pellegrini che trascorrono più tempo possibile all’interno dell’opulento complesso della Grande Moschea, che è un vivace alveare di attività a tutte le ore del giorno.  

Yanbu (Arabia Saudita)

Secondo porto d’Arabia dopo Jeddah, galleggia sul petrolio. Un terzo del suo territorio è occupato da mastodontiche raffinerie – visibili dalla strada, ma non fotografabili né avvicinabili – simbolo del potere saudita.

Le raffinerie sono affiancate da un moderno complesso petrolchimico e da un grande impianto di desalinizzazione che permette alla città di sopravvivere all’aridità del deserto utilizzando l’acqua del mar Rosso.

L’unica zona davvero meritevole di una visita è quella vecchia, aderente al porto, dove si trovano un piccolo suq turistico e le vestigia della casa di Lawrence d’Arabia, oggetto di ristrutturazione.

Medina (Arabia Saudita)

Medina è la seconda città più sacra dell’Islam, raggiungibile facilmente da Yanbu. Noi abbiamo noleggiato un van privato con Saudi Silk Road e in un paio di ore di monotona strada siamo arrivati al cospetto di questa città sacra!
Medina è una destinazione chiave per milioni di pellegrini che si recano in Arabia Saudita per l’Hajj o per l’Umrah.
La città gira intorno all’Al Masjid an Nabawi, conosciuta anche come la Moschea del Profeta, che fu costruita dal Profeta stesso ed è anche il luogo in cui è sepolto.

Questa è una splendida moschea caratterizzata da 10 minareti, che può ospitare 1 milione di visitatori ed è aperta 24 ore su 24. La tomba del Profeta si trova sotto l’unica cupola verde della moschea, nell’angolo sud-orientale.
Secondo la tradizione, le preghiere qui pronunciate non vengono mai respinte.

Per rispetto ci siamo limitati ad ammirarla dall’esterno però ammetto che l’atmosfera che si respira è molto suggestiva.

Non lontano sorge la magnifica moschea di Qubāʾ considerata la più antica moschea del mondo. La prima pietra venne posta dal profeta islamico Maometto nel corso della sua egira dalla Mecca a Medina. Essa venne poi completata dai suoi compagni. 

COME VESTIRSI PER ANDARE IN ARABIA SAUDITA?

L’Arabia Saudita essendo un paese musulmano è opportuno vestirsi nel rispetto della cultura locale.

E’ consigliato per gli uomini indossare pantaloni lunghi, senza strappi e magliette, anche a maniche corte.

Le donne invece dovranno optare per pantaloni o gonne lunghe, anch’esse senza strappi, e magliette anche a maniche corte, ma non scollate o aderenti. In linea generale non è necessario tenere il viso coperto, ma fa eccezione la visita a Medina dove è necessario avere l’Abaya, un abito lungo nero che arriva alle caviglie con il velo che copre interamente la testa.  

Al Ula (Arabia Saudita)

Al Ula è uno straordinario esempio del meraviglioso patrimonio del paese. Costruita intorno alla sua famosa oasi e incorniciata da montagne di arenaria.

Le distese battute dal vento di Al Ula sono un vero e proprio museo vivente che abbraccia centinaia di anni di storia araba. Visitate le tombe rupestri di Hegra, l’antica capitale di Dadan e le sue tombe dei leoni, la «biblioteca aperta» di iscrizioni rupestri a Jabal Ikmah, il labirinto di case in mattoni di fango nella città vecchia di Al Ula del XII secolo, il forte del XVIII secolo di Hegra, la stazione ferroviaria di Hijaz e molto altro.

La storia in questa zona ha origini antichissime. Infatti, il primo stanziamento umano risale a ben 200.000 anni fa! Questo luogo straordinario è un susseguirsi di rocce granitiche che affiorano dal terreno sabbioso. La sua visione ricorda molto quella del Wadi Rum, in Giordania. A fare da sfondo, una miriade di formazioni rocciose dalle forme bizzarre, tra cui la roccia dell’elefante.

Diriyah (Arabia Saudita)

Diriyah è il luogo di nascita del paese e un simbolo della bellezza, della generosità e della resilienza della nazione saudita e del suo popolo. Fondata nel 1446 in una regione circondata da fertili terreni agricoli sulle rive del Wadi Hanifa, Diriyah divenne presto il centro culturale della penisola arabica.

All’interno di Diriyah si trova il sito di Al-Turaif, patrimonio mondiale dell’UNESCO. La città di Al-Turaif, costruita nel 1744, è riconosciuta come una delle più grandi città di mattoni di fango del mondo.

NORME DI COMPORTAMENTO IN ARABIA SAUDITA

Le regole e i divieti da osservare sono diversi ma spesso derivano dal buon senso:

  • prima di fotografare le persone va chiesto il permesso;
  • evitare comportamenti indecenti in pubblico, come le effusioni tra persone adulte;
  • non offendere l’Islam, le autorità politiche e religiose del Paese;
  • non fotografare gli edifici del governo e le installazioni militari;
  • l’importazione, il possesso, il commercio e il consumo di bevande alcoliche;
  • i reati contro la legge sugli stupefacenti sono puniti con diversi anni di detenzione già a partire da una quantità minima di qualsiasi tipo di droga.

Hail (Arabia Saudita)

Hail era un tempo la capitale di tutto il deserto arabo. Oggi è la capitale dell’omonima regione centro-settentrionale dell’Arabia Saudita, nonché tappa popolare durante il pellegrinaggio alla Mecca. La città di Hail è anche nota per ospitare eventi internazionali, tra cui un Festival del deserto che celebra la cultura della zona e l’Hail International Rally.

Ryadh (Arabia Saudita)

Situata nell’entroterra del Paese, questa città è la capitale e la sede del Governo dell’Arabia Saudita. Il suo nome deriva da “riad” che significa “giardino” e infatti la città è ricca di parchi e aree verdi. L’aspetto più suggestivo è il suo mix tra antichità e modernità: camminando per le vie della città potrete ammirare antiche case ed edifici vicino a boutique di lusso, centri commerciali, palazzi dall’architettura moderna e immensi grattacieli.

La strada principale della città è King Fahd Road, cuore del business saudita dove sorgono i principali centri commerciali avveniristici di Riyadh. In alternativa, potete recarvi al Souk dell’Oro di Deira. Si tratta del mercato più grande della città, ma sappiate che fare affari è veramente difficile!

Non dimenticatevi di salire sull’osservatorio panoramico del Kingdom Centre, il simbolo della città e dell’intera Nazione, un altissimo grattacielo che ospita un centro commerciale, appartamenti e anche un hotel di lusso. Per fare un salto indietro nel passato, invece, vi consigliamo di visitare la fortezza di Musmak, oggi sede del museo sulla storia del Paese.

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