Oman

Capitale:
Muscate

Moneta:
Riyal

Periodo migliore:
Il periodo migliore per un viaggio in Oman va da novembre a metà marzo, quando la media delle temperature diurne è di 25°C. Durante il resto dell’anno il caldo è feroce in quasi tutto il Paese. Il monsone colpisce il sud dell’Oman fra metà giugno e metà agosto. A partire da metà settembre le piogge svaniscono e con esse anche gran parte della vegetazione.

In una parola:
Tasharrafna (piacere di conoscerti)

Vaccini:
Nessuno

Avvertenze:
– La vita rallenta durante il Ramadan: diversi negozi chiudono temporaneamente i battenti.
– Nel deserto bisogna stare attenti a scorpioni e serpenti mentre in mare possono esserci razze, meduse e serpenti pericolosi.
– Non sottovalutate il fattore calore e scottature solari.

A tavola:
La cucina omanita prevede molti piatti a base di cardamomo e zafferano. E’ molto diffusa pure la cucina indiana (soprattutto i piatti tandoori e biryani). Si trovano inoltre specialità regionali come spiedini di carne, mezze e falafel. A tutti piacciono i datteri e la frutta tropicale. Non appena ne avrete l’occasione, assaggiate il latte di cammella, il latte all’acqua di rose o il latte caldo allo zenzero.

Esperienze da vivere:
Perdetevi nella Città Vecchia di Muscat, con le sue case e moschee rivestite di pietra calcarea all’ombra delle Fortezze di Al-Mirani e Al-Jalali; Girate senza meta nel souq di utrah dove l’aria è impregnata dei profumi di incenso e spezie e l’atmosfera è particolarmente animata la sera; Non perdetevi i wadi (valli) tra le montagne con piscine naturali scavate nella roccia dove è possibile fare un bagno

La dishdasha del sultano Qaboos

Indossata la dishdasha (tunica bianca) ed il pregiato kummah (cappello con ricami colorati), ci immergiamo alla scoperta di questo antico sultanato.

L’Oman, la sentinella del Golfo, si trova al centro di rotte marittime e terrestri lungo una via commerciale tra le più antiche del mondo. Oggi al commercio di mirra e incenso si è sostituita la produzione di gas e petrolio che garantisce un certo grado di benessere alla popolazione.

Immaginate un paese dove il tempo sembra essersi fermato tra i villaggi di fango, dove i deserti vi rapiranno per la loro magia, i paesaggi vi emozioneranno per la loro bellezza, dalle aspre montagne con i profondi canyon alle spiagge deserte della costa, i mercati tradizionali, le wadi che con le piogge si riempiono d’acqua ai bordi delle quali si trovano palmeti e villaggi; forti, castelli, città con mura di cinta e torrette di guardia, un paese dove gli abitanti conservano una cultura che ancora oggi rivive nelle tradizioni e nei costumi.  Eccovi nel Sultanato dell’Oman: uno scrigno di tesori paesaggistici e naturalistici dove il viaggiatore più esigente può ancora vivere l’emozione della scoperta. 

Monarchia assoluta, l’Oman è stato governato dal lungimirante Sultano Qaboos Bin Said che dal 1970 ha trasformato il paese facendolo uscire dal profondo stato di arretratezza nel quale si trovava, ma stando ben attento a conservare le tradizioni del suo popolo che pare essergli sinceramente affezionato. Alla sua morte, dopo 50 anni di regno, gli è succeduto il cugino Haytham bin Tariq Al Sa’id.

Non nascondo che abbiamo faticato a trovare un mezzo di trasporto che ci permettesse di esplorare all’avventura questa terra. Alla fine, con l’aiuto di Faisal, un nostro amico locale, abbiamo noleggiato la sua auto e via senza meta tra wadi, villaggi tradizionali e paesaggi mozzafiato.

Il nostro itinerario suggerito (13 giorni)

quattro giorni:

Muscate (visita Grande Moschea Sultano Qaboos, Palazzo Al Alam, Mutrah souq)

tre giorni:

Hawyat Najem, Wadi Shab, Wadi Tiwi, Wadi Bani Khalid, Sur, Bidya (deserto)

due giorni:

Nizwa (visita al Forte), Salalah

due giorni:

Muscate (visita ai musei della città)

26 ottobre Muscate (Oman)

La città di Muscat è una delle più antiche della penisola araba, i resti archeologici documentano l’esistenza di un villaggio di pescatori già nel quinto millennio a.C.. Infatti, fin dall’antichità il suo porto ha avuto un ruolo importante nel commercio facendo da ponte tra Africa e Asia.

È caratterizzata da un vero e proprio un mix tra tradizione e modernità, aspetto che la rende una meta molto affascinante da visitare.

Le attrazioni da vedere a Muscate sono molte: partendo dalla zona più moderna della città troviamo la Grande moschea del Sultano Qaboos. Si tratta della terza moschea più grande al mondo e l’edificio di culto più importante dell’Oman.

E’ il  luogo di culto più importante dell’Oman, nonché uno splendido esempio di architettura araba moderna. Realizzata con 300.000 tonnellate di arenaria indiana e le eccellenze di materiali provenienti da varie parti del mondo, incluso il marmo di Carrara (nella sala di preghiera degli uomini). E’ costituita da 5 minareti che rappresentano i 5 pilastri dell’islam. Puo’ ospitare fino a 20.000 fedeli contemporaneamente.

Nella  sala di preghiera si trova il più grande tappeto persiano al mondo a campata unica 4.200 metri quadrati di superficie. Al centro della cupola si trova un maestoso lampadario di oltre 14 metri di lunghezza realizzato in cristallo di Swarovski, la cui vista non può che lasciare senza fiato. La Grande Moschea Sultano Qaboos è aperta ai visitatori dalle 8:30 alle 11:00 del mattino, tutti i giorni ad eccezione del venerdì, il giorno dedicato alla preghiera nella cultura islamica. Per l’accesso all’importante luogo di culto è richiesta la scelta di un abbigliamento sobrio e coprente, in modo particolare per le donne  devono avere capo coperto, maniche lunghe e gonne e pantaloni che coprono le caviglie. 

Proseguendo con l’itinerario troviamo Palazzo Al Alam, la residenza cerimoniale del Sultano, dove vengono ricevuti gli ospiti più prestigiosi in visita al Paese. Il palazzo si trova nel cuore della città vecchia e anch’esso si caratterizza per facciate ricoperte di lussuose lastre di marmo bianco.

Il viale d’entrata è circondato da meravigliose colonne decorate in oro e blu, con archi e intagli davvero stupendi.

Nei pressi del Palazzo, è possibile visitare: il Museo Nazionale del Sultanato dell’Oman. Il museo ospita quattordici gallerie permanenti organizzate in ordine cronologico e tematico e si occupa di preservare il patrimonio storico e promuovere i valori tradizionali dell’Oman.

Spostandosi nella zona del porto, spiccano due antiche fortezze difensive: i forti di Al Jalali e Al-Mirani. Entrambe arroccate su alte scogliere, offrono viste mozzafiato sulle acque cristalline del Golfo dell’Oman.

D’obbligo è una passeggiata sul lungomare, la Corniche, per arrivare fino al porto di Mutrah, caratterizzato dal famoso mercato del pesce e dal grande souq. Infatti, sarà emozionante addentrarsi nelle botteghe che per secoli sono state lo scenario delle contrattazioni tra i mercanti di incenso provenienti da tutta l’Asia.

E’ costituito da piazzette e vicoletti in cui tutti ti chiamano per mostrarti la propria merce; l’odore che riempie il souq è di incenso…
Ci fermiamo a mangiare  due “shwarma” col solito succo di arancia appena spremuta lungo la Corniche…

28 ottobre Muscate (Oman)

Oggi col mitico Faisal e, dopo aver indossato “dishdasha” e “kuma”, facciamo un giretto in vari centri commerciali immergendoci come non mai nell’atmosfera araba mentre il nostro amico ci raccontava dei matrimoni in Oman…

“Quando vuoi sposarti, come funziona?” Beh, in quel caso, com’è successo a lui, le sorelle o la mamma vengono sguinzagliate e ti sottopongono alla visione di tante foto delle potenziali pretendenti… così puoi scegliere… dalle sue parole sembrerebbe quasi che la donna abbia poca voce in capitolo. Mah!

29 ottobre Ibra (Oman)

Oggi partiamo alla scoperta dell’Oman, un’avventura fai da te, in auto con Faisal

La prima sosta è al Hawyat Najem, un foro nel terreno di 200 metri che pare sia stato formato dall’impatto di un meteorite. Qui l’acqua dolce si mescola con l’acqua di mare donandole un colore meraviglioso.

Seconda tappa è al Wadi Shab.

I wadi rappresentano uno degli elementi più caratteristici del territorio omanita: questi fiumi danno luogo a piccole oasi che interrompono il paesaggio desertico. Spesso nascoste tra le rocce di canyon naturali, le acque dagli incredibili toni azzurri-smeraldini danno vita ad una vegetazione rigogliosa e attraggono dromedari e volatili, creando dei veri e propri angoli di paradiso terrestre.

Proseguendo, eccoci al Wadi Tiwi, dalla costa prima di arrivare a Sur si devia verso l’interno per arrivare a questa graziosa oasi le cui acque affiorano tra le rocce, circondate dalle pareti di uno stretto canyon. Ricca di alberi da frutta e palme offre un paesaggio rilassante.
Da qui con un percorso di trekking di tre giorni si arriva a Wadi Bani Khalid.

Wadi Bani Khalid,  questa splendida location ospita dei laghetti naturali incastonate tra le rocce. Le acque smeraldine creano uno stupendo contrasto con le pareti di pietra bianca e ai visitatori è concessa la balneazione con particolari accorgimenti. 

Ci dirigiamo verso Sur, paese di pescatori dove visitiamo una fabbrichetta artigianale di dhow (imbarcazioni tipiche) totalmente assemblate a mano, dal taglio dei tronchi all’imbullonatura ecc.
Qui davvero il turismo di massa non esiste, per tutto il tragitto non abbiamo mai incontrato un venditore di souvenirs…

Qui, sarà possibile visitare i cantieri tradizionali oltre all’interessante museo marittimo che racconta l’antica storia dei grandi navigatori omaniti.

E’ quasi il tramonto. Cerchiamo di raggiungere velocemente Bidiya ed il suo deserto Wahiba Sands con la sua sabbia fine e rossa…

Tramonta il sole… Silenzio rotto solo dai lamenti dei dromedari attorno a noi e da una busta di plastica trasportata dal vento… La luce della mezza luna che ci illuminava fiocamente ed i nostri pensieri…  

30 ottobre Nizwa (Oman)

A due ore da Muscat, troviamo la città fortificata di Nizwa. Costruita al centro della regione montagnosa, funge da punto d’accesso alle zone desertiche.

E’ l’antica capitale del regno ed occupa ancora oggi un posto di rilievo nel commercio. Il suo souq è uno dei più belli del Paese, famoso per la vendita di datteri e la produzione d’argento. Nizwa è il posto migliore dove poter acquistare souvenirs originali e tipici.

Qui potrete acquistare a buon prezzo un vecchio Khanjar, il pugnale ricurvo riccamente decorato che gli uomini sfoggiano con orgoglio durante le cerimonie tradizionali.

Imperdibile è il Mercato del Bestiame del venerdì, durante il quale, dall’alba alle 9 del mattino, beduini da diverse tribù partecipano per vendere e acquistare, soprattutto dromedari e capre dagli allevatori che vivono sulle montagne intorno. Infine vale la pena visitare il famoso forte che da secoli veglia sull’intera città.

Ultima tappa è la Hoota Cave, una grotta scoperta per caso qualche anno fa…
Visita interessante ma ancora più caratteristico è stato il pranzo tipico seduti in una stanza con tappeti e cuscinoni: un piattone di riso, pollo, carne di cammello e via tutti a mangiare con le mani dallo stesso piatto…

01 novembre Salalah (Oman)

Proseguendo verso sud, lungo l’incontaminata costa si approda a Salalah, l’ultimo avamposto prima del misterioso Yemen. Capoluogo della regione del Dhofar, da secoli è il fulcro del commercio dell’incenso e tappa obbligata per i commercianti che si recavano alla corte della regina di Saba.

Tuttavia, il fiore all’occhiello sono le spiagge incontaminate di sabbia bianca incastrate tra i promontori che ospitavano le torri di vedetta per le imbarcazioni.

Evitate il Dhofar nei mesi da giugno a metà settembre, quando la regione è investita dal Kharif, il monsone che porta venti e piogge in tutta l’area.  

02 novembre Muscate (Oman)

Rientriamo nella capitale!
Giornata culturale dedicata alla visita dei due musei della capitale.
French-Omani Museum. Un museo dedicato alla visita del vecchio presidente francese Mitterand nel Sultanato ricambiata poi dall’amatissimo Sultano Qaboos a Parigi. Un intero museo dedicato solo a questo evento.

Più interessante, invece, è stato il “Bait Al Zubair” che racconta un po’ della storia di questo sconosciuto Paese.

03 novembre Muscate (Oman)

La cortesia, l’ospitalità, le buone maniere, l’educazione, la generosità di tutti gli omaniti non la dimenticherò facilmente!

L’Oman: dove i negozianti lasciano la merce da vendere fuori al proprio negozio anche dopo la chiusura “tanto nessuno tocca niente!” Il posto in cui il tassista, dopo che hai pagato e stai per andare via ti richiama perché hai lasciato il cellulare nella sua auto; il posto in cui il ristoratore ti richiama perché hai pagato con una banconota da 5 Riyal in vece che 1 e te ne stai per andare via… Il posto in cui c’è chi ti offre da bere, chi si presenta dandoti il “welcome” invece che dire il proprio nome… Questo è l’Oman che porterò sempre nel mio cuore.

04 novembre Muscate (Oman)

Abbiamo avuto l’occasione di rilasciare un’intervista per l’Oman Daily Observer intitolata “Due anime zingare” nell’Observer Weekend
L’Oman Daily Observer è un quotidiano nazionale in lingua inglese del Sultanato dell’Oman.
Abbiamo parlato un pò dell’esperienza di viaggiare nella terra del Sultan Qaboos oltre delle nostre avventure in giro per il mondo! (intervista solo in inglese)

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