Borneo - Malaysia

Capitale:
Kuching

Moneta:
Ringgit

Periodo migliore:
Qui si registrano abbondanti precipitazioni da novembre fino a metà febbraio, ecco perchè in questo periodo chiudono quasi tutti gli alberghi.

In una parola:
Ciao (helo)

Vaccini:
La malaria è assente nelle aree urbane e nelle zone costiere ma è presente in diverse zone del Borneo. La dengue è presente: predente le precauzioni necessarie per non farvi pungere dalle zanzare.

Avvertenze:
– Nella jungla indossate abiti con maniche lunghe e pantaloni lunghi (in cotone) e scarponcini alti per proteggere le caviglie da sanguisughe e da morsi e punture di insetti.

A tavola:
Mangiate negli hawker centre (vivaci mercati coperti dove si trovano bancarelle che offrono specialità malesi, indiane, cinesi e indonesiane. Fate attenzione perchè i cibi possono essere piccanti. Al posto dei dolci: scoprite frutti tropicali come il rambutan, il frutto del drago e – per i palati più avventurosi – il durian.

Esperienze da vivere:
Visita agli orangutan ospiti del fantastico Sepilok Orang-Utan Rehabilitation Centre; Nuotare lungo le favolose spiagge bianche delle Isole Manukan dove, nel periodo giusto, si possono anche vedere le tartarughe deporre le uova; Fare un trekking sul Monte Kinabalu, il più alto di tutto il Borneo con i suoi 4095 metri.

Incontro con gli orango del Borneo

Il selvaggio Borneo malese, con i dolci oranghi nella jungla di Sepilok, i mercati di Kota Kinabalu ed i colorati pesciolini dell’isola di Manukan.

La sola parola Borneo basta per evocare immagini di meraviglie esotiche di ogni genere: da Sandokan di Salgari e Le tigri di Mompracem, passando per una giungla impenetrabile dove vedrete gli orango danzare tra le liane, le cime di verdi montagne avvolte dalla nebbia tropicale dell’alba, isole remote abitate dai discendenti dei cacciatori di teste, fiumi incontaminati scorrere in antiche foreste pluviali, i magnifici fondali marini di Sipadan o Manukan Island.

Agli occhi di tanti viaggiatori il Borneo sembra ancora un territorio particolarmente inaccessibile.  Oggi è possibile raggiungere l’isola da gran parte dell’Asia con compagnie aeree low cost e dai costi moderati, volando su alcuni piccoli centri della regione e da qui partire per escursioni alla scoperta di questo territorio così particolare. Così come abbiamo fatto noi con un comodo ed economico volo della tanto amata Air Asia da Kuala Lumpur per Sandakan, da dove comincerà la nostra esplorazione del Borneo malese.

Separati dalla penisola Malese dal mare cinese del sud, i due stati di Sarawak e Sabah, formano il Borneo malese.

Sabah è il paradiso degli amanti della natura che si trova all’ombra dalla maestosa montagna granitica di Kinabalu che, con i suoi 4095 metri d’altezza, domina il nord dell’isola. In questo sorprendente  stato, potrete assistere allo schiudersi delle uova di tartaruga nel Turtle Islands National Park e ammirare i cuccioli di orango al Sepilok Orangutan Rehabilitation Centre e meravigliarvi di fronte alle curiose proboscis monkey durante un safari nel selvaggio Kinabatangan River.

Anche le immersioni sono un’attrattiva meravigliosa: a Palau Sipadan potrete nuotare con tartarughe, squali e barracuda e ammirare le barriere coralline.

Dal punto di vista culturale, a Sabah, troverete un vero patrimonio di etnie tribali mai entrate in contatto con il mondo esterno, prima dell’arrivo degli europei nel XIX secolo. Le tribù di Kadazan e Dusun costituiscono il gruppo indigeno più numeroso di Sabah, seguito dai Murut e dai Bajau, conosciuti nel Borneo come i sea gypsies.

Sarawak, è invece il più grande dei due stati e anche il più sviluppato. Qui fiumi cristallini scendono dalle montagne coperte dalla giungla, abitata nelle zone più remote e incontaminate da gruppi indigeni.

Chi visita questa regione giungerà sicuramente nella sua attraente capitale Kuching, dove potrete visitare le tradizionali abitazioni tribali Iban e Bidayuh, conosciute come longhouses.

Noi ci siamo mossi utilizzando sempre i pratici autobus locali, economici e comodi, tranne in alcune occasioni che, per forza di cose, abbiamo dovuto fare l’autostop! In questo reportage ci siamo focalizzati solamente sulla regione di Sabah rimandando il Sarawak ad una prossima visita e questo è il nostro itinerario consigliato per un viaggio di una decina di giorni a Sabah!

Il nostro itinerario suggerito (10 giorni)

due giorni:

Sandakan, Sepilok (visita oranghi)

quattro giorni:

Kota Kinabalu, Manukan Island

tre giorni:

Palau Sipadan

1 giorno:

volo per: Bandar Seri Begawan, Kuala Lumpur, Singapore ecc.

22 febbraio Sandakan (Malaysia)

L’umidità è del 97% per cui è abbastanza faticoso muoversi senza inzupparsi di sudore, ci si sente pigri e fiacchi, questa è il classico clima tropicale che si sposa perfettamente con questo luogo!

Sandakan è ancora lontana dal turismo di massa e la gente è felice di  vedere turisti in giro, spesso veniamo fermati anche solo per sentirci chiedere: “Hi, how are you?”
L’atmosfera è molto caratteristica e ricorda quella di una lontana città di pirati e marinai dove raramente succede qualcosa!

23 febbraio Sepilok (Malaysia)

Sepilok è una riserva molto importante per gli oranghi, qui, questi simpatici animali, così simili all’uomo per tratti somatici e modi di fare vengono accolti, curati e messi in libertà! Il centro è situato a 25 km da Sandakan e protegge gli oranghi, soprattutto gli orfani e quelli salvati dalla cattività, essendo una specie endemica del Borneo ma purtroppo anche a rischio.

La natura, in quest’area del mondo, ci mostra il suo volto più vero, quello un po’ preistorico e primordiale e trovano vita facile tanti animali, insetti, uccelli e piante mai visti prima d’ora.

Ci inoltriamo a piedi lungo lo stradone verdeggiante e percorriamo circa 2,5 km ritrovandoci  in una sorta di riserva naturale. Ci si può girare intorno a 360° e vedere solo piante e fiori, gli occhi spaziano dal rosso fuoco, al viola penetrante, al giallo acceso, al caldo arancione…

Ad un certo punto vedo dinanzi a me un orango mamma con il suo piccolo, sono a soli due metri. Ho la pelle d’oca… saremo stati mezz’ora a quella microscopica distanza ad ammirare questi “uomini della foresta”, questo la traduzione malese di “orang utan”.
La mamma si prendeva cura del suo piccolo con un’attenzione commovente. Si scambiavano coccole e baci. Incredibile.

È ora di ritornare in città! Dopo aver atteso per quasi due ore invano l’arrivo del nostro autobus pubblico, decidiamo di incamminarci a piedi mentre facciamo autostop… lungo la strada veniamo caricati da un camion di muratori fino alla Junction principale.
Dopo circa 10 minuti ci sediamo su un bus con musica altissima, pesci in mezzo al passaggio centrale, persino squaletti, e talmente tanta gente che ad un certo punto l’autista non ha fatto più salire nessuno!

Concludiamo la serata con una cenetta sugli scogli mentre il sole tramonta romanticamente…

24 febbraio Kota Kinabalu (Malaysia)

Inoltrati sempre più nel profondo di questo selvaggio Borneo, dopo otto ore di viaggio raggiungiamo la città di Kota Kinabalu.
Lungo il tragitto rimango incantato da questa natura così rigogliosa ed impenetrabile.
Fa strano realizzare che stavamo percorrendo l’unica striscia di asfalto all’interno della foresta: into the wild.
Ai lati solo alte palme dai tronchi imponenti e cespugli che riempivano tutto il sotto jungla.

Kota Kinabalu è molto più grande e turistica della pigra Sandakan e tutto qui costa il doppio… fatichiamo abbastanza a trovare un hotel alla nostra portata anche perché vorremmo trascorrere qualche giorno qui…

Questo è il capoluogo del Sabah, una città che gravita intorno al suo porto e ai mercati alimentari, tra i più belli visti in questa parte di mondo.  

In città non ci sono molte cose da vedere, il mio consiglio è, dopo aver fatto un giro sul viale pedonale del centro, ricca di ristoranti e negozi, di concentrarvi sulla riva del mare e sui mercati che qui si affacciano. Ogni giorno sulla riva c’è un immenso e labirintico mercato: Central Market, aperto tutti i giorni dalle 6 alle 18 e che comprende un mercato del pesce davvero splendido. Poi c’è l’Handicraft Market, dalle 7 alle 20 circa, detto anche Filipino Market per la nazionalità di molti venditori. Infine verso l’ora del tramonto c’è l’enorme mercato alimentare serale, dalle 17 alle 23, imperdibile per la vasta scelta di pesce fresco scelto e preparato dinanzi a te. 

 

25 febbraio Kota Kinabalu (Malaysia)

Oggi decidiamo di visitare una delle più grandi e pittoresche moschee di Sabah: Likas Mosque, una moschea galleggiante, bellissimo soggetto per le nostre macchine fotografiche, un po’ scarna all’interno… e organizziamo il day trip dell’indomani verso la meravigliosa Manukan Island! Durante un viaggio bisogna sempre ritagliarsi una piccola parentesi di relax!

26 febbraio Manukan Island (Malaysia)

Day trip da Kota Kinabalu!
In barca raggiungiamo la meravigliosa isoletta di Manukan: un vero paradiso!
Appena arrivati veniamo accolti da una miriade di pesci coloratissimi.
E’ divertente dare loro da mangiare piccoli pezzi di pane secco… sono un’infinità: argentati, gialli, a rombo bianchi e neri, allungati gialli e blu, turchesi con sfumature fucsia.

Giornata all’insegna del più sano relax ammirando, per l’ennesima volta, l’indiscussa bellezza di Madre Natura.

27 febbraio Kota Kinabalu (Malaysia)

Si ritorna a Kota Kinabalu pronti a lasciare la Regione di Sabah alla volta del Sarawak per immergersi nella vita movimentata della sua capitale: Kuching, ammirare le tradizionali abitazioni tribali Iban e Biayuh, cosiddette longhouses…. ma questa è un’altra storia!

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